L'ombra di Ares by Jennifer L. Armentrout

L'ombra di Ares by Jennifer L. Armentrout

autore:Jennifer L. Armentrout [Armentrout, Jennifer L.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Paranormal, General, Young Adult Fiction, Paranormal; Occult & Supernatural
ISBN: 9788858971758
Google: mk87DwAAQBAJ
editore: Harper Collins Italia
pubblicato: 2017-11-01T23:00:00+00:00


13

Ero a tanto così dallo scoprire che cosa sarebbe successo se un Apollyon avesse colpito un dio con un fulmine di akasha alimentato da tutta la sua rabbia. Seth percepiva la mia furia. Cavoli, probabilmente ci stava annegando dentro. Si spostava lungo la parete, avvicinandosi sempre di più a me.

Oppure all’uscita.

«No» dissi, e poi a voce più alta: «Col cazzo! Non puoi avere la sua anima».

Ade si voltò di scatto verso di me, la tensione sulle sue labbra mi diceva che non gradiva il mio tono. Be’, non avrebbe gradito neanche il mio calcio in culo. «Avrei preferito la tua, ma Apollo non lo permetterebbe.»

Non me ne importava niente. «Non puoi avere la sua anima. E non me ne frega niente se ci servi per il nostro piano.»

Apollo fece un respiro profondo. «Alex.»

«No!» Mi girai di scatto verso di lui. «Niente da fare.»

Il sorriso di Ade mi fece infuriare. «Ma non hai nemmeno sentito i dettagli.»

Mi buttai come una furia sul dio, pregustando il suo sangue. «Puoi prendere i tuoi dettagli e ficcarteli su per quel tuo inglesissimo…»

«Alex!»

Serrai la bocca, tesi le spalle e mi girai verso l’unica persona al mondo che poteva zittirmi. Aiden si era messo alla mia destra; nel momento in cui i nostri sguardi si incrociarono, mi resi conto che voleva ascoltare quello che aveva da dire Ade. Mi si annodò lo stomaco.

«No» ripetei; la mia voce suonò come un sospiro angoscioso. «Non voglio nemmeno sentirne parlare.»

Lui sostenne il mio sguardo per un altro secondo, poi si rivolse a Ade. «Quali sono questi dettagli?»

Il dio grondava compiacimento. «Voglio la tua anima.»

«Fin lì c’eravamo» sbottai.

Ade mi ignorò. «Quando morirai, la tua anima mi apparterrà e io la userò come meglio credo.»

Tentai di fare un respiro, ma mi si bloccò in gola. Come meglio credeva? Mi prudevano le mani dalla voglia di serrargli quel collo possente.

«Una guardia abile e coraggiosa come te mi potrebbe sempre servire» continuò Ade.

Mi tornarono in mente le immagini delle guardie degli Inferi, con i vestiti in pelle, in groppa a giganteschi cavalli da guerra. Non potevo e non volevo immaginare Aiden fra loro.

«E non ti ucciderei» continuò Ade, mentre io cominciavo a immaginare di mozzargli la testa con una spada gigantesca. «Quando morirai, non per mano mia o con qualche trucchetto da parte mia, avrò la tua anima. Ti do la mia parola.»

Pensai a quello che mi aveva detto Solos. Serpenti velenosi. «E noi dovremmo crederci?»

«Non sta mentendo» disse Apollo, stringendo gli occhi. «Ha dato la sua parola. La parola data si mantiene sempre.»

Feci una risata aspra. Fidarsi della parola di un dio? Si erano fatti di metamfetamine? Mi girai e vidi Deacon che fissava suo fratello con una cupa espressione di accettazione. Mi voltai di scatto verso Aiden. «No! Troveremo un’alternativa.»

«Non esiste un’alternativa.» Aiden percorse la breve distanza che ci separava e con dolcezza mi posò le mani sulle guance. «Lo sai.»

«No.» Gli afferrai i polsi. «Dev’esserci un altro modo.»

«Sei sicura? Qualche minuto fa la nostra unica opzione era Perse» mi ricordò simpaticamente Ade.



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