Maurice by Bluebook

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autore:Bluebook [Bluebook]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: ebook gratuito - vietata la vendita
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


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stupida»64. Visto che il marito era fuori controllo, al padre toccò un succinto elenco degli svantaggi della condizione femminile, con tanto di eco di Mary Wollstonecraft.

A Galloni fu offerto un nuovo impiego temporaneo a Civitavecchia. Lauretta pensava che era piacevole l’ubicazione vicino a Roma, sulla costa italiana. Diceva che non c’era compagnia e niente altro da fare se non i bagni, leggere e scrivere lettere. Questo succedeva nell’agosto 1836 e gli appunti mostrano che Galloni stava sostituendo il console in carica, Henry Beyle, altrimenti noto come Stendhal. Alcuni anni prima Mary aveva rifiutato di recensire il suo libro su Roma: «Il libro di M.

Beyle è così banale, così poco interessante – così scontato che non sono stata capace di tirarci fuori un bel nulla»65. È un peccato che lui e Lauretta non si siano trovati faccia a faccia, visto che era un ammiratore delle belle donne, un anglofilo e un uomo che si era occupato moltissimo di amori infelici. Ma aveva preso un permesso per lavorare al suo romanzo italiano, La Certosa di Parma, che fu pubblicato nel 1839.

Un libro meraviglioso, molto complesso, che iniziava con la battaglia di Waterloo per arrivare agli intrighi politici e amorosi di una corte italiana degli anni Venti. Ci sono scene straordinarie di prigionia e l’eroe è costretto a rapire suo figlio, che infine si ammala e muore. È uno dei grandi romanzi del XIX secolo. E se Galloni non ha fatto altro di buono nella sua vita, per lo meno ha sollevato il signor Beyle dai noiosi doveri di console, permettendogli di concentrarsi e finire La Certosa di Parma.

Lauretta stava cominciando a pensare di scrivere lei stessa dei romanzi. Era contenta di non avere figli. Quello che aveva conosciuto delle prove e sofferenze della maternità non l’aveva incoraggiata. «Ogni giorno ringrazio la mia cattiva stella per questo unico dono che mi ha fatto nella vita, di lasciarmi senza figli»66 scrisse a suo padre. Era molto in pensiero per i bambini di Nerina: alcuni stavano bene ma la metà erano morti e Nerina, una volta così fiorente di salute, stava deperendo. Lauretta scrisse di nuovo al padre: «Ho paura, carissimo Tatty, che la fiducia nella bontà delle cose di questo mondo mi abbia un po’ abbandonato»67. Gli aveva scritto questo da Roma, dove si trovava quando lui morì. Poi il lavoro del marito la portò a Perugia, due anni a Creta, in Sardegna e nel 1839 a Venezia.

Lauretta si tenne in contatto con Claire, che era andata via dall’Italia per lavorare in Inghilterra, Francia e Germania durante gli anni Quaranta e con Mary che era andata a vivere in Inghilterra. Quando Mary fece un viaggio in Italia nel 1842-43 con il figlio Percy, ormai adulto, passò abbastanza tempo con Lauretta per capire che era disperatamente infelice per il suo matrimonio ed evidentemente sfiduciata in qualunque possibilità di cambiamento. «Per quanto io detesti e rifugga dall’idea di una vita pubblica per le donne, sarebbe comunque preferibile a questo stato di cose»



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