Nude le mie parole by Carlo Monaco

Nude le mie parole by Carlo Monaco

autore:Carlo Monaco [Monaco, Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Minerva
pubblicato: 2023-12-15T00:00:00+00:00


LA SETE NATURAL CHE MAI NON SAZIA…

CAPITOLO 21

a sete naturale può essere saziata con l’acqua ma la curiosità di sapere ha bisogno di quell’acqua che la giovane samaritana chiese a Gesù. Nel mio animo la curiosità mi stuzzicava molto, ma avevo anche fretta di seguire il mio duca su quella strada tutta ingombra di anime. La loro sofferenza causata dalla punizione divina mi coinvolgeva emotivamente.

D’improvviso, come ai due discepoli sulla via di Emmaus apparve Cristo risorto dal suo sepolcro, così a me apparve un’ombra che veniva dietro di noi cercando di non calpestare la massa di anime che giacevano per terra. Non facemmo neppure in tempo ad accorgerci della sua presenza, che lui ci precedette dicendo: «Fratelli miei che Dio vi dia pace». Ci girammo subito, e Virgilio gli rispose con un cenno adatto alla circostanza. Poi cominciò: «Possa il tribunale di Dio, che non sbaglia mai, accoglierti nella pace del Paradiso. Io invece resterò condannato per sempre a starne lontano».

«Come!» rispose lui; (e intanto camminavamo velocemente) «Se voi siete delle anime non ritenute degne di salire in alto, allora chi vi ha guidato fin quassù?» E il dottore: «Se tu guardi i segni della P che l’angelo ha stampato sulla fronte di costui puoi ben capire che egli è destinato a salire in Paradiso. Ma siccome Lachesi, la Parca che filava, è ancora al suo lavoro e Cloto non le ha ancora sottratto la conocchia, la sua anima, che è certamente sorella della tua e della mia ma che ancora vive assieme al corpo, non poteva venir su da sola e non riesce a vedere quelle cose che a noi sono familiari.

Proprio a questo scopo io sono stato temporaneamente sottratto all’ampia gola dell’Inferno, per mostrargli queste cose. E lo farò per tutto ciò che il mio insegnamento potrà essergli utile. Ma ora, dimmi, se tu lo sai, perché pocanzi ci sono stati tali crolli davanti al monte e tutti si sono messi a gridare fin giù nelle spiagge marine?» Con questa domanda imbroccò in pieno, come un filo nella cruna di un ago, il mio desiderio di capire ed ebbi la speranza di poter essere almeno parzialmente soddisfatto.

E quell’anima cominciò: «Qui non può accadere nulla a caso, le regole di questa santa montagna non sono impreviste. Qui non è possibile alcuna alterazione fisica; possono accadere solo cose che il cielo ha voluto per sé, escludendo qualunque altra causa esterna. Oltre quella scaletta che precede di tre gradini la porta del Purgatorio non può esserci pioggia, né grandine, né neve, né rugiada né brina. Non ci possono essere nuvoloni né nuvolette, non ci sono lampi né arcobaleni che sulla Terra compaiono ora da una parte ora dall’altra. Non si alza più nessun vento oltre i tre gradini di cui ho già parlato; il vento si sprigiona solo nelle viscere della Terra.

Un terremoto può nascere da una profondità maggiore o minore, ma la causa è sempre questo vento che è imprigionato sotto terra. Questa parte di alta montagna, non so perché, non ha mai tremato.



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