Ogni nuovo bacio by Tara Brown

autore:Tara Brown
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788822730862
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2019-03-12T23:00:00+00:00

Capitolo ventitré

La selezione

Ashley

Ero arrabbiato con lei che si era allontanata e, disperato. Stavo ancora riflettendo se correrle dietro, quando la mia carovana di pensieri venne interrotta dalle grida di Andy.

«Ashley!» urlò.

«Sì?» mi voltai, combattuto tra le due direzioni. Una mi avrebbe portato a vedere mio padre e trascorrere con lui il tempo che mi sarebbe rimasto quell’estate. L’altra mi avrebbe permesso di occuparmi del mio cuore.

«La selezione sta per iniziare, ancora quindici minuti. Dobbiamo farci vedere. Dove cazzo è Cherry?»

«Andata». Sospirai, scoraggiato.

«Andata dove?». Andy guardò torvo quando si avvicinò.

«È cotta, amico. Non è tagliata per questo tipo di cose. È uno straccio. Ella è appena passata a prenderla. È incavolata».

«Oh, fantastico. Doveva proprio scegliere questo momento per andare fuori di testa e uscire dal suo stato di coma? Davvero?» grugnì e si rincamminò. «Be’, il piano può andare avanti se io e te torniamo. Diremo a Cait che Cherry non si è sentita bene».

Lo seguii per tornare alla festa, passammo vicino agli autisti e ai maggiordomi che erano raggruppati in cerchio a ridere e fumare. Avrei preferito intrattenermi con loro anziché dover andare nella tana del leone, la casa di Cait.

Quando rientrammo Rachel ci guardò preoccupata dal lato opposto della sala. Due ragazzi stavano parlando con lei. Si scusò e si avvicinò a noi. «Dov’è Cherry?»

«Assente senza licenza» disse Andy sottovoce.

«Fantastico, e ora che facciamo?»

«Andiamo da Cait a dirle che è dovuta andare via perché stava male. Cherry dovrà fare la sua selezione domani».

«E questo darà a Cait una ragione in più per accalappiarmi» dissi inorridito all’idea. La bionda era uno schianto, era innegabile. Ma aveva gli occhi più spiritati che avessi mai visto. Era orribile. L’abito non fa il monaco. Non era il mio tipo. In effetti, fui mezzo tentato di andarmene senza prendere un soldo. Potevo finire gli studi con un po’ di ritardo e intanto fare qualche lavoretto. La NASA poteva attendere. Avrei fatto qualsiasi cosa. E ogni centimetro del mio corpo urlava al mio posto di scappare e trovare quella pazza dai capelli rossi e baciarla fino a quando non avrebbe capito quello che provavo per lei.

«Andy, presentami il tuo amico» disse la bionda dietro di me. Quando parlò la sua voce stridula mi graffiò; l’avrei riconosciuta ovunque.

«Ashley Jardine, questa è Caitlyn Landry. Ashley è un vecchio amico di Oxford, e Cait è una vecchia ex di un tempo in cui ero confuso sul sesso e pensavo mi piacessero le ragazze senza anima».

«Andy». Lo guardai male e cercai di non ridere, per difendere quella persona orribile che stava facendo finta di essere risentita, ma che in realtà era incapace di qualsiasi sentimento.

«Non ti preoccupare, io e Andy ci conosciamo da tanto tempo. Mi porse una piccola mano dalla manicure curata: «Cait». Sorrise, sbatté le ciglia con un atteggiamento misurato.

«Ashley». Le strinsi la mano senza baciarla. Dal modo in cui me la porse, sembrava si credesse Maria la Sanguinaria.

«Inglese. Di dove?»

«Warwickshire. Stratford-upon-Avon».

«Oh, vicino a dove è nato Shakespeare?»

«Dove è nato Shakespeare» la corressi.

«Bene». Rise delicatamente. Che falsa. Come se volesse convincermi di essere un dolce bocciolo con la sua femminilità affettata.

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