Ombre verdi by Paolo Cacciari

autore:Paolo Cacciari [Paolo Cacciari]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788865163795
editore: Altra Economia
pubblicato: 2020-06-06T22:00:00+00:00

La rarefazione delle materie primarie estraibili a poco prezzo scatena guerre commerciali e militari, a bassa e ad alta intensità. In particolare per il controllo dei materiali più pregiati indispensabili per le produzioni high tech. Prime tra tutti le “terre rare” necessarie proprio per produrre energie alternative e le tecnologie necessarie alla green economy. Un’approfondita inchiesta del giornalista Guillaume Pitron ci rivela su cosa si reggono le green e smart tech: una dozzina di elementi chimici che per le loro proprietà magnetiche, conduttive, ottiche, catalitiche… sono indispensabili a produrre microcircuiti, rotori per pale eoliche, accumulatori, radar, missili e quant’altro serve alla Quarta rivoluzione industriale. Sono il petrolio del XXI secolo. Vengono estratti in quantità e a un ritmo esponenziali. Peccato, appunto, che questi metalli siano rari e immischiati nelle rocce in modo tale che per estrarne una punta di spillo serva frantumare una collina. E non è un modo di dire: servono 200 tonnellate di materiale per ricavare un chilogrammo di lutezio; 50 ton per un kg di gallio; 16 ton per un kg di cerio; 8 ton per un chilo di vanadio. A cui vanno aggiunti fiumi di acqua mischiata con solventi chimici necessari per “purificare” i metalli. Pitron giunge alla conclusione che lo sviluppo sostenibile non esiste poiché «nuove risorse vengono a mancare ogni volta che cambiamo modello energetico e tutto ciò non ha fine» (Pitron, 2019).

Le risposte alla crisi ecologica che sono venute fino ad ora sono inefficaci e ingannevoli. L’“economia circolare” (nuovo topos che dovrebbe dare concretezza al lemma sempre più inflazionato ed evanescente dello “sviluppo sostenibile”) evoca cicli produttivi industriali a impatto zero: tutto ciò che si preleva dovrebbe essere riutilizzato, riciclato, rigenerato all’infinito. L’innovazione tecnologica può certo essere molto utile (teoricamente) a diminuire gli impatti ambientali delle attività produttive (vedi il solare), ma fino ad oggi i risultati concreti della green economy sono più che deludenti: opposti alle aspettative.

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