Paper magician by Charlie N. Holmberg

autore:Charlie N. Holmberg [Holmberg, Charlie N.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: The Paper Magician Series - vol. 1
ISBN: 978-88-347-3013-3
editore: Fanucci editore
pubblicato: 2016-02-27T05:00:00+00:00

9

Le pareti del cuore di Thane la comprimevano da tutti i lati, pulsando con il loro sonoro pum-pum-pum e attenuando una luce innaturale. La schiacciavano, stringendosi sempre più attorno a lei come se si trovasse sotto le ruote di un calesse su cui continuavano a salire passeggeri. Le sembrava di annegare.

I muscoli le si tendevano man mano che l’adrenalina le risaliva su per il corpo. Non riusciva a respirare. Il calore delle pareti penetrava attraverso i vestiti e raggiungeva la pelle, facendole sentire molto, troppo caldo. Avrebbe creduto che un cuore scollegato per tutto quel tempo dalla persona a cui apparteneva sarebbe ormai stato freddo, ma non quello di Emery Thane. Il cuore di Emery Thane sfidava tutte le leggi fisiche che Ceony aveva imparato in quasi vent’anni di vita. E se non avesse trovato una via d’uscita non avrebbe mai visto il suo ventesimo anno!

Dalle palpebre serrate fuoriuscì a fatica una lacrima. Ceony si aggrappò alle pareti con le unghie, cercando di scorrere tra di esse, ansimando in cerca d’aria ma senza trovarla. Sentiva il sapore del sangue sulle labbra, sangue che non era il suo. Avanzava lentamente, respingendo con la forza quella carne che la opprimeva e le strattonava la borsa. Iniziò a pulsarle la testa e la sua vista si fece sfocata...

Un’improvvisa ondata di sangue proveniente dal fiume ai suoi piedi la fece cadere, spingendola fuori dalla valvola. Con la mano percepì uno spazio aperto. Affondando il tallone nella carne, Ceony si diede una spinta e si ritrovò nella seconda camera del cuore di Thane, ansimando e tossendo, sputando e gemendo.

Strinse forte i denti, inspirando profonde boccate d’aria calda nel tentativo di calmare il proprio tremore. Nel tentativo di trattenersi dal singhiozzare. È finita, è finita, si diceva, e in qualche modo la cosa l’aiutò. Ho scelto di farlo. Posso farcela.

Devo farcela.

Era appena riuscita a riprendere fiato quando sentì un rumore di risucchio provenire dalla valvola alle proprie spalle.

Ceony si voltò per guardare. Il fiume che l’aveva spinta in una camera quasi identica alla prima continuava a scorrerle accanto, riempiendo le vie di scolo lungo i bordi del cuore e fuoriuscendone. Lo stava inondando...

«No, no» disse Ceony, alzandosi in piedi con rinnovato vigore. I vestiti, appiccicosi per via di quella valvola insanguinata, le si avvinghiavano alla pelle madida. «Fermati, fermati. Ti prego, fermati.»

Ma il sangue, quel sangue liquefatto, acquoso, continuava a sgorgare dalla valvola e a sovralimentare i vasi, avanzando sempre più verso i piedi di Ceony.

Lei indietreggiò fino al centro della camera, il punto più alto. Le prime ondate di sangue le lambirono una scarpa.

Percepì la pelle gelarsi. Non si sentiva più le labbra. «Thane!» gridò, stringendo la borsa a sé. «Fammi uscire di qui!»

Fece un altro passo, il sangue le arrivava alle caviglie. A quel ritmo avrebbe riempito la camera in pochi minuti. Ceony non sapeva nuotare. Non aveva scampo.

Sarebbe annegata.

«Thane!» strillava, tremando dalla testa ai piedi. Perfino le sue grida tremavano.

Tutto tranne questo. Tutto tranne annegare.

Il sangue continuava a fluire, il battito del cuore era assordante.

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