Presagi di tempesta by Robert Jordan & Brandon Sanderson

Presagi di tempesta by Robert Jordan & Brandon Sanderson

autore:Robert Jordan & Brandon Sanderson [Jordan, Robert & Sanderson, Brandon]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Sagas, Fantasy, General
ISBN: 9788834729113
Google: AqNZrgEACAAJ
editore: Fanucci
pubblicato: 2011-04-01T16:00:00+00:00


«Sono uscita attraverso una piccola chiusa, Aes Sedai» disse Shemerin, chinando il capo davanti alle altre nella tenda. «In verità, non e stato così difficile, una volta lasciata la Torre e raggiunta la città. Non osavo andarmene usando uno dei ponti. Non potevo permettere che l'Amyrlin sapesse cosa stavo facendo.»

Romanda osservò con le braccia incrociate. La sua tenda era illuminata da due lampade d'ottone, e le fiamme danzavano sulle sommità. Sei donne ascoltavano la storia della fuggitiva. C'era anche Lelaine, nonostante Romanda avesse tentato di tutto per impedire che venisse a sapere dell'incontro. Romanda aveva sperato che la snella Azzurra sarebbe stata troppo impegnata a crogiolarsi nella sua posizione all'interno dell'accampamento per preoccuparsi di un evento apparentemente tanto banale.

Accanto a lei c'era Siuan. L'ex Amyrlin si era abbarbicata a Lelaine con la forza di un cirripede. Romanda era più che compiaciuta della ritrovata capacità di Guarire l'essere quietate - lei era Gialla, dopotutto - ma una parte di lei desiderava che non fosse successo a Siuan. Come se trattare con Lelaine non fosse già abbastanza. Romanda non aveva dimenticato la natura scaltra di Siuan, perfino se molte altre nel campo parevano averlo fatto. Minor forza nel Potere non voleva dire una diminuita capacità di complottare.

Sheriam era lì, naturalmente. La Custode degli Annali dai capelli rossi sedeva accanto a Lelaine. Sheriam era stata piuttosto sulle sue di recente, e manteneva a malapena la dignità da Aes Sedai. Sciocca donna. Era necessario che fosse rimossa dalla sua posizione; tutti potevano capirlo. Se Egwene fosse tornata - e Romanda pregava che lo facesse, anche soltanto per mandare all'aria i piani di Lelaine - ci sarebbe stata un'opportunità. Una nuova Custode.

L'altra persona nella tenda era Magla. Romanda e Lelaine avevano discusso - in modo controllato, ovviamente - su chi sarebbe stata la prima a interrogare Shemerin. Avevano deciso che l'unico modo giusto era farlo assieme. Poiché Shemerin era Gialla, Romanda aveva potuto convocare l'incontro nella sua stessa tenda. Era stata una sorpresa quando Lelaine era comparsa, portandosi dietro non solo Siuan ma anche Sheriam. Ma non avevano mai detto quante attendenti potevano portare. E così a Romanda rimaneva solo Magla. La donna dalle spalle larghe sedeva accanto a Romanda, ascoltando in silenzio la confessione. Romanda avrebbe dovuto mandare a chiamare qualcun'altra? Ritardare l'incontro per quello sarebbe sembrato molto ovvio.

Non era un vero interrogatorio, comunque. Shemerin parlava liberamente, senza opporre resistenza alle domande. Sedeva su un piccolo sgabello davanti a loro. Aveva rifiutato un cuscino da metterci. Raramente Romanda aveva visto una donna così determinata a punire sé stessa come questa povera bambina.

Non una bambina, pensò Romanda. Una vera Aes Sedai, qualunque cosa lei dica. Che tu sia folgorata, Elaida, per aver ridotto a questo modo una di noi!

Shemerin era stata Gialla. Maledizione, era Gialla. Aveva parlato con loro per quasi un'ora ormai, rispondendo a domande sulle condizioni della Torre Bianca. Siuan era stata la prima a chiedere come la donna era fuggita.

«Vi prego, perdonatemi per aver cercato lavoro nell'accampamento senza essere venuta da voi, Aes Sedai» disse Shemerin col capo chino.



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