Promesse d'amore (I Romanzi Classic) by Maria Masella

Promesse d'amore (I Romanzi Classic) by Maria Masella

autore:Maria Masella [Masella, Maria]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-11-30T12:00:00+00:00


Posò la penna e stracciò il foglio. Lea le aveva parlato in piena confidenza, sarebbe stato giusto svelare i suoi sentimenti?

— Cosa ti succede, Clo? — e insieme alla voce sentì la mano del marito accarezzarle una spalla. — Pensieri?

— Scrivevo a Francesca per dirle di Lea; poi mi sono chiesta se fosse giusto tradire una confidenza. Ma Francesca è sua madre! Dovrei dirle di Pietro? Non so cosa fare. Tu cosa mi consigli, Michele? — Si era girata verso di lui e lo vide cambiare espressione. — Cosa c’è, Michele?

Lui rimase in silenzio per un po’. — Stiamo raccogliendo informazioni sulle compravendite di terreni che stanno trasformando questa città, alcune sono regolari e altre sono speculazioni, Clo.

— Cosa c’entra con Pietro?

— Indagando abbiamo individuato un notaio, un certo Simoncelli, che funge spesso da intermediario fra una nobile famiglia romana, una di quelle che chiamano “Casate”, e i funzionari che si occupano degli acquisti per conto dello Stato.

Clotilde non lo interruppe.

— Una famiglia che non ci riconosce, Clo. In alcune firme di vendita mi sono imbattuto in un nome che conoscevo: Ricci Pietro.

— Il nostro falegname! È un nome molto comune.

Lui annuì. — Sì, comune. Ma lui è più istruito di un semplice falegname, non dipende soltanto dai disegni; si sente da come parla. È sempre stato molto evasivo sulla sua famiglia. Allora ho cercato di sapere qualcosa di più sul Ricci Pietro di Ricci Lucio che aveva firmato. Tre volte soltanto e l’ultima risale a un anno fa. In compenso compare una dozzina di volte il nome di Ricci Lucio. — Fece una pausa. — Lo sai, dicono che mi piaccia scavare, in fondo sono curioso. Avrei trovato una persona, una domestica, che aveva visto Pietro Ricci con il Simoncelli. — Fissò la moglie. — Alto, bel viso, capelli ramati e occhi grigi, non frequenti a Roma. Né barba né baffi. Niente favoriti. Sì, Clo, sembra proprio il nostro falegname. Che per qualche tempo ha fatto da prestanome per una famiglia nobile che con noi non tratta, alla luce del sole, e poi ha smesso, adattandosi a lavorare come garzone di falegname.

— Sembrava che quel lavoro gli piacesse…

— Quello di falegname? Penso di sì. È possibile che non gli andasse l’altro. Forse lo costringevano… — Si strinse nelle spalle. — Ci sono tanti modi per costringere un uomo, non soltanto la violenza. A volte non si vuole danneggiare chi si ama, chi dipende da noi. A volte non si vedono alternative.

— Quindi deve aver cambiato vita.

Lui annuì. — L’ho cercato. È scomparso nel nulla, Ninetto non ne sa niente. Anzi, ho scoperto che la nostra Lea l’aveva cercato prima di me.

— Cosa devo fare, Michele?

— Proverò a sapere altro.

— Ma lui ti piace?

Vinci guardò la moglie. — Sì. E scrivi che Lea ha conosciuto un giovanotto, no, un uomo interessante.



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