Romanzo russo by Barbero Alessandro

Romanzo russo by Barbero Alessandro

autore:Barbero, Alessandro [Barbero, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788804450634
editore: Mondadori
pubblicato: 1998-01-01T23:00:00+00:00


Nazar li trascorre alla finestra: ogni macchina che passa crede di vederla fermarsi, e saltar giù una squadra del KGB.

Per fortuna il traffico, nonostante l'ora tarda, è più caotico che mai, da tutte le strade si leva concorde la protesta dei clacson, e il generale, con un po' di fortuna, a quest'ora sarà bloccato a qualche incrocio...

Sidorov intanto ha fatto rientrare gli uomini in casa, a bloccare le scale e l'ascensore, per ogni evenienza, Finalmente squilla il telefono: speriamo che sia lui! "Lappa." "Sì, sono io, Kandaev.

Allora, il biglietto c'è, è un aereo da trasporto che parte alle undici, arriva a Mosca in piena notte, ma possono portare anche qualche passeggero, basta mettersi d'accordo col pilota." "Diafar Alievic!

Lei mi salva! Ma ascolti, non è tutto! Lei è un mago, faccia ancora una magia! Se ci fosse qualcuno che possa metterci a disposizione un furgoncino e delle casse! C'è da caricare roba pesante, carta!

Sì, non rida, la carta pesa più di tutto! Davvero? Suo cognato ha un furgoncino? A meraviglia!

Ascolti, io mi trovo in via Barrikadnaja 177, appartamento numero 12.

Sa dov'è? Sì, precisamente! Proprio davanti al cinema Ottobre! Venga, ma venga subito! E'L

questione di vita o di morte! " E Kandaev, di lì a un quarto d'ora, arriva davvero, e il furgoncino è così scassato che non dovrebbe nemmeno avere il permesso di circolazione; ma che fa? Quanto alle casse, hanno il timbro di un sovkhoz: servivano, si vede, a caricare le arance...

Nazar, sceso in strada con Sidorov, valuta la situazione.

"Tenente! Mandi su i suoi uomini con queste casse, che le riempiano!" "Con piacere" risponde Sidorov, scoprendo i denti come un lupetto.

Chi sia il grand'uomo che è salito prima a sfidarli non lo sa, ma fargli un dispetto lo diverte; è proprio un incosciente, per fortuna, questo Sidorov, tanta carriera non la farà.

Sul furgoncino, Nazar pensa all'improvviso che è già tardi, e l'aeroporto è lontano; per l'aereo c'è tempo, con un po' di fortuna non lo perderà, ma Kandaev riuscirà a rientrare prima del coprifuoco?

"Diafar Alievic! Ma lei stasera come fa a rientrare? Fra un po' comincia il coprifuoco?! " Kandaev guida in maniche di camicia, il finestrino aperto nonostante i vapori di benzina e gasolio che ammorbano l'aria; tiene il volante con una mano sola, per correre di più taglia gli incroci controllano.

Si volta verso il passeggero e ride.

"Non si preoccupi! Non è mica la prima volta, in un modo o nell'altro tornerò a casa ... " All'aeroporto, il cugino di Kandaev e il pilota dell'Aeroflot li aspettano in un ufficio minuscolo e sudicio; subito Nazar tira fuori di tasca i soldi, il cugino li conta, intasca la sua parte e passa il resto al pilota; poi chiama due uomini in tute sporche d'olio e fa condurre all'aereo le casse.

"Aspettavamo solo lei" borbotta il pilota. "Ora partiamo, eh?" Nazar si volta verso Kandaev.

"Diafar Alievic! Non so come ringraziarla! Quant'è l'affitto del furgoncino?" "Be', così" fa Kandaev. "Dieci rubletti, eh?" Accidenti, che botta! Be', vada pure per i dieci... "Diafar Alievic,



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