Rot & Ruin by Jonathan Maberry

Rot & Ruin by Jonathan Maberry

autore:Jonathan Maberry [Maberry, Jonathan]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-02-13T23:00:00+00:00


29

Benny correva talmente forte che, nonostante Tom fosse molto più avanti, quando superarono le scuderie l'aveva raggiunto. Il capitano Strunk era due isolati più indietro.

Quando passarono davanti all'Ufficio Razioni Alimentari correvano fianco a fianco, ed erano affiancati anche quando saltarono il cancello a sinistra della proprietà dei Riley.

Scivolarono sull'erba bagnata e si fermarono.

Sul gradino più alto del portico c'era seduto un ragazzo. Era vestito bene e teneva un mazzetto di narcisi nella mano, che si piegavano aggrovigliati sui pantaloni.

Benny lo chiamò sorpreso: «Morgie?» Il ragazzo non si mosse. La testa china come se stesse riposando lì. La luce della luna giocava con le ombre attraverso le nuvole e il volto di Morgie sembrava pallidissimo.

«Stai attento, Benny» lo avvertì Tom. Estrasse la spada e guardò su e giù per la strada, ma a parte il tremolio della luce delle torce, non si muoveva niente. Il solo rumore che si sentiva era lo sbuffare dei cavalli nelle scuderie.

Benny fece un passo avanti. Morgie non si mosse, le braccia incrociate sullo stomaco, le ginocchia unite.

Sembrava che si fosse addormentato mentre cercava di ripararsi dalla pioggia e dal freddo. A eccezione del fatto che i vestiti erano asciutti.

«Morgie? Tutto a posto, amico?» Morgie non alzò la testa e non si mosse.

«Dai, Morgie... non fare scherzi» continuò Benny facendo un altro passo avanti. Prese la spada di legno con entrambe le mani. «Coraggio, Morgie.»

Lentamente, e in modo del tutto innaturale, Morgie Mitchell alzò la testa e Benny sussultò per quello che vide. Il volto di Morgie era pallido come la luna. Gli occhi scuri assenti sembravano vuoti e le labbra erano immobili e colavano sangue, che alla luce della luna brillava come olio.

«No...» Benny smise di respirare e scosse la testa in modo meccanico.

Tom alzò la spada sopra le sue spalle, facendo brillare la lama alla luce della luna.

«Dì qualcosa!» gli ordinò con voce dura.

Morgie aprì la bocca e la richiuse, ma non uscì nessuna parola. Tom strinse le dita sull'impugnatura della spada.

«Tom... no... non farlo!» lo implorò Benny.

«Devo, Ben» disse Tom a denti stretti.

Benny fece un altro passo avanti e quasi lo raggiunse. Gli occhi di Morgie intercettarono il movimento e si girarono verso di lui.

«Morgie, stupido grassone, mi stai spaventando, cazzo dì qualcosa!» gridò.

Dietro di lui arrivò il capitano Strunk.

«Oddio!» disse. «È il figlio dei Mitchell, quello?»

«Si chiama Morgan!» urlò Benny. «Morgie.»

«È... è ritornato? » Strunk guardò Tom, che non si mosse ma annuì leggermente. Più che una risposta era l'ordine di stare calmi.

Benny fece un altro passo avanti. Era decisamente a portata di mano, ora. Tom sibilò ma non si mosse. La lama era prontissima ad agire e Benny sapeva che suo fratello era velocissimo. Se Morgie l'avesse afferrato, però, sarebbe stato abbastanza veloce?

«Morgie... mi stai davvero spaventando. Se è uno dei tuoi soliti scherzi, non è divertente.» La bocca di Morgie si apriva e chiudeva e poi riuscì a sussurrare: «Nix...»

Quindi si piegò in avanti e cadde dai gradini. Strunk lanciò un urlo d'allarme e caricò la pistola. Tom quasi fece



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.