The body by King Stephen

The body by King Stephen

autore:King, Stephen [King, Stephen]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


16

DA La Vendetta di Culo di Lardo Hogan, di Gordon Lachance. Pubblicato originariamente in Cavalier, marzo 1975. Per gentile concessione.

Salirono sul palco uno per uno e si misero dietro un lungo tavolo su cavalletti coperti da una tovaglia di lino. Il tavolo era carico di torte e stava sull’orlo della piattaforma. Sopra, c’erano le ghirlande delle lampadine da cento watt, con le falene e le zanzare che vi giravano attorno e picchiandoci contro. Sopra la piattaforma, immersa nella luce, una lunga scritta diceva LA GRANDE MANGIATA DI TORTE DI GRETNA DEL 1960, dalle due parti della scritta pendevano gli altoparlanti ammaccati forniti da Chuck Day del Great Day Appliance Shop. Bill Travis, il campione in carica, era cugino di Chuck.

Appena salito, a ogni concorrente venivano legate le mani dietro e gli veniva aperta la camicia sul davanti, come Sydney Carton sulla via della ghigliottina; il sindaco Charbonneau annunciava il nome dell’impianto di amplificazione di Chuck e legava un grande bavaglio bianco attorno al collo. Calvin Spier si ebbe solo un applauso di cortesia; nonostante la sua pancia, grande quanto un barile da venti galloni, era considerato un perdente, secondo solo al ragazzo Hogan (molti vedevano Culo di Lardo come una speranza, ma troppo giovane e inesperto per far bene quest’anno).

Dopo Spier fu presentato Bob Cormier. Cormier era un disc jockey che aveva un popolare programma pomeridiano al WLAM di Lewiston. Ebbe un applauso caloroso, accompagnato da qualche urletto delle ragazzine del pubblico. Le ragazze dicevano che era «carino». John Wiggins, direttore della scuola elementare di Gretna, seguì a Cormier. Ricevette un cordiale applauso dalla sezione più anziana del pubblico – e qualche fischio sparso da membri del suo corpo studentesco. Wiggins riuscì a sorridere paternamente e al tempo stesso a lanciare un’occhiata severa al pubblico.

Quindi, il sindaco Charbonneau presentò Culo di Lardo.

«Un nuovo partecipante alla Grande Gara di Gretna, ma uno da cui ci aspettiamo grandi cose in futuro… il giovane signor David Hogan!» Culo di Lardo si prese un grosso scroscio di applausi mentre il sindaco Charbonneau gli legava il bavaglino, e quando gli applausi si smorzarono un coro ben esercitato raggiunse le lampadine da cento: «Fatteli-tutti-Culo-di-Lardo!»

Ci furono risolini soffocati, passi di corsa, delle ombre che nessuno poté (o volle) identificare, qualche risata nervosa, qualche cipiglio giudizioso (il più severo da Hizzoner Charbonneau, l’autorità più visibile). Culo di Lardo, lui, pareva non essersene neppure accorto. Il sorrisetto che gli increspava le labbra grosse e che gli tendeva le gonfie guance non si mosse mentre il sindaco, ancora lanciando il suo sguardo severo, finì di legargli il tovagliolo dicendogli di non prestare attenzione agli sciocchi del pubblico (come se il sindaco avesse anche la più vaga idea di che mostruosi sciocchi Culo di Lardo fosse stato costretto a sopportare, e avrebbe continuato a sopportare, avanzando nella vita come un carro armato tedesco). Il fiato del sindaco era caldo e sapeva di birra.

L’ultimo partecipante a montare sul palco decorato dai festoni strappò l’applauso più forte e più sostenuto; era il leggendario Bill Travis, un metro e novantacinque, dinoccolato, voracissimo.



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