Ulisse by Giulio Guidorizzi

Ulisse by Giulio Guidorizzi

autore:Giulio Guidorizzi [Guidorizzi, Giulio]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858429563
editore: Einaudi
pubblicato: 2019-05-24T16:00:00+00:00


Diéghesis

Un uomo, un racconto

Le navi in secco mostravano le loro carene disegnando ombre e forme strane sulla sabbia rossa del tramonto. Ne mancava una; già da molte ore la sua vela era scesa oltre l’orizzonte portando con sé lo straniero insieme ai doni che gli erano stati offerti. La città dei Feaci si preparava a un’altra notte, ma non ci sarebbero piú state storie meravigliose a tenere svegli i convitati nella casa di Alcinoo. Nessun banchetto, il mondo separato dei Feaci aveva ripreso il suo ritmo onirico.

Per molti giorni prima di quello in cui lo straniero era partito i Feaci avevano atteso soltanto che arrivasse il tramonto per radunarsi nel palazzo del re, dove l’uomo raccontava le sue storie sino a notte fonda. Non avevano mai sentito nessuno parlare come lui, interi mondi si aprivano davanti ai loro occhi, incredibili, veri, falsi, non importa, scivolavano via come le nubi s’inseguono traslucide nel cielo. Davanti ai loro sguardi passavano mostri, dee, maghe, paesi e popoli di cui nessuno aveva mai saputo nulla. Tutti attorno allo stesso mare, ma cosí diversi, imprevedibili. Eppure esistevano. O forse erano solo racconti, ma che importava? Troia era caduta per l’astuzia di quell’uomo che stava insieme a loro, questo era vero, lo dicevano tutti. Ma molto meglio che ascoltare i racconti del cantore era sentire le parole dello straniero; e vederlo mentre parlava e si guardava intorno con i suoi occhi acuminati come una spada. Nessuno fiatava, le loro menti erano prese in una rete. Le parole uscivano dalla bocca dello straniero come da una cascata; sapeva raccontare, sapeva alternare i silenzi con le parole e la sua voce era bellissima.

– Alcinoo, re della tua gente, io ti dico che non c’è un momento piú bello al mondo di questo, quando gli amici siedono insieme e le mense sono piene di cibo e ognuno beve dal cratere comune mentre un cantore ti rallegra con le sue storie, e le menti sono liete, e non c’è guerra né discordia. Troppi anni sono passati dall’ultima volta che ricordo un momento cosí. La mia vita è un seguito di avventure terribili e tristi, ho veduto troppe sventure per una vita sola. Ho visto la guerra e i nemici che si gettano contro di te per ucciderti, e hai paura ma devi soffocarla perché questo è il coraggio.

Troia è stata espugnata. Ma non è bello ricordare quel che è successo. Per dieci anni abbiamo aspettato davanti a quelle mura che non si potevano né scalare né rompere. Ne eravamo ossessionati, e a me sembrava di conoscere una per una ogni pietra. Quando ci accostavamo troppo, il rischio era di essere colpiti da una freccia; perciò dovevamo guardarle da lontano, come un animale guarda una preda che sa di non poter raggiungere. A volte sognavo di scalarle, un sasso dopo l’altro, e non finivano mai, sinché mi svegliavo. Ma quando uno vede da dentro cos’è una città conquistata, una città cosí grande e piena di gente che viene sgozzata, le case



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