Un piano per l'Europa by Alberto Majocchi

autore:Alberto, Majocchi [Majocchi, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economia, Percorsi
ISBN: 9788815324184
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2015-10-14T22:00:00+00:00

4. Il superamento delle disuguaglianze

Si è finora sottolineato il fatto che, dopo l’avvio dell’Unione monetaria, le divergenze territoriali, invece di annullarsi, si sono amplificate e che, in assenza di una politica industriale europea, si è puntato su un riaggiustamento attraverso l’adozione di misure analoghe a quelle già adottate in Germania. Ma è di tutta evidenza che una politica che miri unicamente al risanamento finanziario sia del settore privato, sia, e soprattutto, del bilancio pubblico, rappresenta una condizione necessaria, non sufficiente, per garantire una ripresa della crescita. E le misure di politica dell’offerta, richieste con insistenza dalla Commissione europea, in particolare le misure che mirano ad aumentare la flessibilità sul mercato del lavoro e a promuovere una maggiore concorrenza nei settori protetti, per quanto importanti nella prospettiva di un miglior funzionamento delle strutture di mercato, sono in grado di garantire una maggiore crescita soltanto nel medio-lungo termine, generando invece enormi tensioni sociali nel breve. La politica di austerità è ormai garantita dall’obbligo del pareggio di bilancio sancito in costituzione in applicazione del fiscal compact. Occorre quindi dare avvio ad una politica di crescita attraverso misure di sostegno della domanda. Ma anche nella prospettiva di un superamento degli squilibri territoriali, oltre che da altri punti di vista, occorre chiarire con precisione in quale direzione occorre indirizzare le misure destinate a promuovere lo sviluppo.

La distribuzione della produzione su scala mondiale è radicalmente cambiata a seguito del processo di globalizzazione. Il vincolo ambientale è diventato stringente e la disponibilità di risorse – materie prime e energia in primis – si è ridotta in misura significativa. Pensare di riavviare un processo di crescita sulle linee del modello tradizionale di sviluppo è del tutto illusorio. Il motore della ripresa dell’economia europea sono gli investimenti, in particolare gli investimenti che sono in grado di attivare innovazione di prodotto e di processo, soprattutto quindi investimenti in ricerca e istruzione superiore, che attivano nel medio periodo incrementi di produttività favorendo così la competitività del sistema produttivo e accrescendo le potenzialità di esportazioni sul mercato mondiale. Ma occorre contrastare altresì la tendenza alla polarizzazione che è una caratteristica dell’economia industriale tradizionale – a causa soprattutto delle economie di scala –, ma anche della nuova rivoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione[10]. Se si vuole sostenere la ripresa e al contempo avviare una trasformazione in profondità dell’economia europea capace di contrastare i disequilibri territoriali che ancora la contraddistinguono, occorre prendere atto con coraggio che una politica di sviluppo fondata sulla crescita di investimenti e delle esportazioni deve porsi come obiettivo prioritario la conservazione dell’ambiente e la produzione di fonti di energia rinnovabili, che rappresentano ormai la nuova frontiera per l’economia europea.

Una politica ambientale di conservazione, adattamento e riabilitazione del capitale naturale è per definizione legata al territorio, e quindi decentrata, anche se coinvolge l’insieme dell’economia europea, e può dunque contrastare efficacemente la tendenza in atto a un rafforzamento delle disuguaglianze territoriali. In risposta ai problemi generati dai cambiamenti climatici, la conservazione dell’ambiente rappresenta la sede elettiva delle innovazioni tecnologiche per quanto

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