Un uomo solo by Carlo Cassola

Un uomo solo by Carlo Cassola

autore:Carlo Cassola [Cassola, Carlo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788817001335
Google: TieLygAACAAJ
Amazon: B00DVWM8SQ
editore: Club Italiano dei Lettori
pubblicato: 1979-05-14T22:00:00+00:00


Per poterti dare alla politica, devi avere un lavoro indipendente. Tu eri anche un bel giovane disse la moglie compiaciuta. Questo Kropatkin e questo Bakunin, com'erano? Kropotkin non lo so come fosse, ma Bakunin era un ercole. Come vedi, la sorte gli aveva elargito tutti i doni. E passò dodici anni in carcere e il resto della vita in esilio... É morto che non era ancora vecchio, ma sfido, con tutto quello che aveva sofferto. . . La moglie pensò bene di non dire altro. Era la domenica che doveva venire Angelo, e il marito si attardava a tavola. Non ci sarebbe stato niente di male se Angelo lo avesse trovato lì ; ma era meglio evitarlo. Agli occhi della moglie Tito era un personaggio decorativo ma un po' ingombrante. Meglio che alla sua ora si levasse di torno. Finse di aver paura che facesse tardi: A che ora hai appuntamento con gli amici? Sai, non è che si fissi un'ora. Dopo mangiato, ci si ritrova all'ingresso del paese. Saranno già lì ad aspettarti. Tito consultò l'orologio da tasca: É vero, sono le due e mezzo, bisogna che vada. La moglie tirò un sospiro di sollievo quando se ne andò. Lo disse anche: Proprio oggi che deve venire Angelo non andava più via. Quando si mette a parlare di quei principi Baconin e Corbellin... E io. stupida, che gli davo spago. Ma tu come mai sei sempre vestita da casa? Vai a cambiarti, presto. Tanto mica si deve uscire disse Grazia. Ti potevi essere data almeno un po' di trucco. Mamma, tu sei la più gran ruffiana che ci sia sulla faccia della terra. Ora non fare che ci lasci soli aggiunse con severità. Vi dovrete spiegare disse la mamma meravigliata.

Lui s'è già spiegato per lettera... e io, figurati se ho voglia di rimettermi a parlare di quella stupidaggine... Io credevo che si trattasse di una riconciliazione in piena regola. Ci mancherebbe anche la riconciliazione , disse Grazia infastidita. Io, lo sai, le scene non le sopporto. Va bene, ho inteso, non dico più niente. Ma mi raccomando, sii gentile con lui. Se viene con un regalino mostra di apprezzarlo...

Ecco, ricomincia coi consigli: Sii gentile, sii qua, sii là... Te l'ho detto, avresti dovuto fare la sensale di matrimoni. In questo modo non avresti avuto solo una figlia da sistemare. Ce ne sarebbero state tante, di ragazze..., E, perché non ci fossero dubbi sulla sua intenzione di offendere: Ho detto la sensale di matrimoni, ma avrei potuto dir la ruffiana. , Stavolta la mamma si risentì: Io ruffiana nell'animo non sono mai stata, hai capito? Io le ruffianerie le faccio solo per la mia figliola: sicché, non si possono nemmeno chiamare così. Grazia non replicò. iL suo contegno era imprevedibile: non si sapeva mai come avrebbe preso una cosa. A volte andava in collera per un nonnulla, a volte se ne lasciava dire di tutte. Vedendola passiva, indifferente, la mamma capì che era il momento buono per vuotare il sacco: In tutto questo pasticcio, la maggiore colpevole sei stata tu.



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