Un'eredità e la sua storia by Ivy Compton-Burnett

autore:Ivy Compton-Burnett [Compton-Burnett, Ivy]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Classics
ISBN: 9788845914843
Google: N9FGPQAACAAJ
editore: Adelphi
pubblicato: 1999-05-14T22:00:00+00:00

Otto

«La mia Fanny! La mia sorellina!» disse Rhoda. «La mia sorellina con tutta la sua grande famiglia! Benvenuti, benvenuti! Ah, che cari! La nostra tavola deserta sarà affollata. Tra loro c’è chi un tempo aveva il suo posto qui. E ora deve sentirsi a casa».

«Sì, mia madre ha avuto il tuo, di posto, e per molti anni» disse Simon. «Anche quando già ti apparteneva».

«Mi ha insegnato a occuparlo. Quanto l’ho osservata! stata una lezione che non ho mai dimenticato».

«Quando sono in questa casa penso sempre a mio padre».

«È naturale» disse Sir Edwin. «stato qui finché tu sei diventato adulto».

«Ah, l’altro Hamish!» disse Rhoda. «Com’è presente tra noi! Com’è parte delle nostre vite! Come vivrà finché noi vivremo! Il mio Hamish sa bene che nei nostri cuori vi è un esempio che lui è chiamato a seguire».

«IL tuo Hamish somiglia di più a Simon» disse Julia. «L’uno mi ricorda sempre l’altro. Specialmente quando sono stanchi o malati. Non che lo siano spesso, nessuno dei due».

«Hamish si direbbe piuttosto malato di malinconia» disse Graham a sua sorella. «E in effetti lo stesso vale per papà».

«Che cosa hai detto?» chiese Simon.

«Oh, niente, signore. Niente di importante».

«Non lo metto in dubbio. Ma a questa tavola non si parla sottovoce. Perché lo hai fatto?».

«Pensavo che non mi si sentisse proprio».

«E allora fa’ in modo che sia così. Sai bene come».

«Non voglio che i miei ospiti stiano zitti» disse Sir Edwin. «Sono grato a quanti festeggiano il fatto che la mia vita già troppo lunga si sia prolungata di un altro anno. gentile che facciano mostra di rallegrarsene».

«È così facile!» disse sua moglie. «una fortuna per tutti noi, è una fortuna in assoluto!».

«Dunque, che cosa avevi detto, Graham?» disse Sir Edwin.

«Non vale la pena ripeterlo, zio».

«Ma noi lo vogliamo sentire».

«Avevo detto che Hamish e mio padre sembrano entrambi un po’ malati di malinconia».

«Ti pare? Mi meraviglia, però, che tu abbia sentito il bisogno di esprimere questo pensiero».

«Come ha detto mio padre, non mi succede quasi mai. Ma non ho potuto farne a meno. Io stesso sono stupito».

«Adesso che conosciamo quello di Graham, sentiamo anche il parere di qualcun altro» disse Simon.

«Può darsi che io sia davvero un po’ malinconico» disse Hamish a Naomi. «Più di te, anche se tu potresti pensare di avere motivi più validi. Nella mia vita manca qualcosa che nella tua c’è».

«Pensi che il giudizio sul tuo conto sia giusto, Simon?» disse Julia.

«Be’, spesso sono stanco e angustiato».

«Mi pare difficile che tu sia stanco» disse Sir Edwin. «IL tuo lavoro non lo giustifica, secondo me».

«Ho altri pesi da portare, zio. In parte sono qui presenti».

«Mi rifiuto di sentirmi un peso» disse Julia.

«Anch’io,» disse Fanny «benché forse lo sia».

«Mi chiedo se posso rifiutarmi a mia volta» disse Naomi.

«Lo potete tutte e tre» disse Simon. «Una donna ha i suoi diritti e dà il suo tornaconto».

«Il che non si può dire di noi» osservò Ralph, rivolto a Graham. «E in effetti nessuno lo dice».

«Chi vi ha messi vicini?» disse suo padre.

«La zia Rhoda, suppongo, signore. Toccava a lei decidere».

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