Universi in fuga - Prima parte (Urania) by Charles Sheffield

Universi in fuga - Prima parte (Urania) by Charles Sheffield

autore:Charles Sheffield [Sheffield, Charles]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Science Fiction, General
ISBN: 9788852078231
Google: vhTeDQAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2017-02-01T19:05:31+00:00


13

In orbita su Ghiacciolo

Mentre le ore passavano, Hans si sentiva soffocare dalle pareti della cabina del Salvatore. Aveva installato un campo elettromagnetico di annullamento in tutta la nave, e anche uno per ciascuna tuta. Ora non c’era più nulla da fare e nessun modo di sfuggire agli altri. La nave si portava costantemente su nuove aree di Ghiacciolo, ma l’immagine sul display non cambiava. Gli altri tre fissavano cupamente gli schermi, poi si voltavano a guardare Hans con aria accusatoria. I loro volti erano eloquenti: perché perdiamo tempo qui? Perché non andiamo giù e la facciamo finita?

Non parevano rendersi conto che Hans aveva voglia di azione quanto loro. Controllava di continuo l’andamento della panoramica in superficie, senza alcuna idea di cosa andasse cercando. Qualunque cosa fosse, non la vedeva. Prima che arrivasse il primo periodo di sonno, perse la pazienza... non con gli altri, ma con se stesso.

— E va bene. So che questa situazione non piace a nessuno di voi. Proviamo qualcosa di diverso. — Non ebbe bisogno di invitarli dov’era seduto lui, alla postazione di controllo. Si staccarono dai sedili e gli si affollarono attorno in pochi secondi. Proseguì: — Ben, coi visori degli strumenti te la cavi meglio di me. Dammi una mano per mostrare sugli schermi cos’abbiamo, poi vorrei sentire le opinioni di tutti.

Il Salvatore stava percorrendo un’orbita polare. Mentre il pianeta ruotava, a ogni passaggio la nave copriva una diversa fascia di superficie, e ai poli ogni striscia si sovrapponeva alle altre. Hans e Ben, lavorando insieme, convertirono i risultati ottenuti in un grafico 3D.

Hans disse alla fine: — Così è sufficiente. Grazie, Ben. Come tutti potete vedere, abbiamo esaminato solo un quarto circa della superficie, quindi nessuno potrebbe dire che siamo vicini a una panoramica completa. D’altra parte, abbiamo coperto la regione polare parecchie volte, e ciò che vediamo finora, lì e altrove, mostra uno schema assolutamente regolare e invariato. Innanzitutto, ripeterò l’ovvio: Ghiacciolo è una sfera perfetta realizzata con materiali sconosciuti, mantenuta a una temperatura inferiore al verosimile. La maggior parte dei posti non dà alcun segnale di ritorno, sono sparpagliati sulla sfera a circa cinquanta chilometri uno dall’altro, abbiamo una griglia di luoghi differenti, dove lo spettro del laser suggerisce che la superficie abbia una composizione diversa. Queste zone sembrano fatte di materiali degli Artefici. Ognuna è una chiazza circolare di solo poche centinaia di metri di diametro, ma sono tutte collegate da strette linee della stessa sostanza. Le intersezioni della griglia formano una rete di perfetti triangoli equilateri.

Hans diede agli altri uno o due minuti per assimilare le spiegazioni, poi continuò: — C’è da porsi una domanda scontata, quindi. Come ho già detto, non abbiamo dato uno sguardo ravvicinato a quasi tre quarti della superficie. Se lo facessimo, troveremmo semplicemente le stesse cose, o c’è la possibilità che fermando le indagini adesso ci perderemo qualcosa di nuovo e importante?

Non aveva bisogno della loro risposta, né voleva sentirla, e proseguì subito: — La risposta onesta è che... non lo sappiamo, e basta. Quindi, ecco cosa propongo.



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