Viaggio in Sardegna by Michela Murgia

Viaggio in Sardegna by Michela Murgia

autore:Michela Murgia [Murgia, Michela]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2010-01-03T23:00:00+00:00


Time in Jazz.

Se per sentire gli artisti in Sardegna occorre muoversi secondo i loro percorsi, c'è un posto dove si è deciso di fare esattamente il contrario, offrendo le strade come auditorium e gli scenari naturali come sfondo stabile. Questo posto è Berchidda, una piccola comunità di tremila abitanti situata nella regione storica del Monte Acuto, in provincia di Olbia-Tempio. Da vent'anni questo paese per una settimana all'anno si lascia invadere pacificamente da un numero di visitatori dieci volte superiore a quello degli abitanti. La colpa è di Paolo Fresu, nato qui nel 1961, che ebbe l'idea di fare di questo paesino fuori da tutti i percorsi turistici e culturali una capitale mondiale del jazz. Sembrava il sogno nostalgico di un emigrante di lusso, la stessa velleità segreta di tutti i sardi andati via, che si dice portino per sempre dentro il terribile complesso del naufrago: quello di dover in qualche modo «tornare» e anche, per qualche misterioso motivo, «restituire». In generale si tratta di un pittoresco luogo comune, dato che capita piuttosto spesso che molti dei seicentomila sardi emigrati dall'isola poi non tornino comunque, neanche quando potrebbero. Ma Paolo Fresu in questo detto ci sta sicuramente dentro tutto, e in maniera esponenziale. Mentre la sua tromba risuonava nei templi della musica che conta, e addosso gli piovevano premi e collaborazioni prestigiose, lui sognava di portare il grande jazz tra le montagne del Limbara, che fino a quel momento avevano fatto l'eco solo ai versi a tenore dei famosi poeti cantori della vicina città di Ozieri. Adesso, nei giorni del Festival Time in Jazz le chiese e le piazze risuonano di note, ma si possono ascoltare i migliori performer del mondo anche negli stazzi, le antiche dimore pastorali, alla fine di qualche fortunata notte nelle foreste del Limbara e sulla piccola locomotiva a scartamento ridotto che passa vicino a Berchidda. Con una scelta simbolicamente molto intensa, Fresu ha voluto la musica anche su quel pezzo di territorio in movimento che è il traghetto dal continente all'isola. Per capire che cosa significhi portare il jazz sul traghetto da e per la Sardegna sarebbe necessario anzitutto comprendere cosa rappresenta il traghetto nell'immaginario collettivo dei sardi. Le parole giuste sono quelle dello scrittore Marcello Fois:

Io ho visto molti traghetti. Ne ho sentito l'odore di nafta, ne ho toccato i legni viscidi di salsedine. Ho attraversato molte volte quella passerella dal Tutto al Nulla basculante, per poi rientrare in un altro Tutto, che è il Mondo questa volta. Ho dovuto capire presto che attraversare quella passerella era il modo per abitare l'altrove. Io so che c'erano giorni terribili quando su quel traghetto si saliva per conoscere gli ospedali, per trovare un lavoro, per sostenere un concorso. C'erano anche albe bellissime del tutto rovinate dall'angoscia per la partenza, che era strada da percorrere e mare da navigare. Io ho visto quei giorni lì, quando anche la gioia per l'avventura si trasformava nella stretta per la navigazione, quando l'entusiasmo per quanto ci aspettava oltremare era appannato da un senso inenarrabile di solitudine.



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