Memorie di un vecchio giardiniere by Reginald Arkell

autore:Reginald Arkell [Arkell, Reginald]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Fiction, General, Narrativa
ISBN: 9788861924512
editore: LIT EDIZIONI
pubblicato: 2014-01-29T23:00:00+00:00

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Quando non si ha altro da fare che starsene seduti a ricordare il passato, non sono molti i particolari che sfuggono; però, di quando in quando, il Vecchio Gramigna si rendeva conto di aver dimenticato alcune cose importanti.

Per esempio, nel parlare della signora Charteris, ne descriveva il colore dei capelli e come ridesse con gli occhi; se qualcuno diceva: «Ma, non era sposata? Cosa faceva il marito nel frattempo?», Bert si accorgeva di aver dimenticato di ricordarsi del Capitano Charteris, forse perché non lo si vedeva spesso nel parco.

Il Capitano Charteris andava matto per i cavalli, passava quasi tutto il tempo nelle scuderie e rimase ucciso durante una corsa siepi di cavalli dilettanti nella tenuta ducale. La moglie si trovava nella carrozza della giuria quando era avvenuto l’incidente.

«Poverina» dicevano «perdere il marito in quel modo. Chissà com’era sconvolta!», e il Vecchio Gramigna, ricordando quelle settimane spaventose, rispondeva con tono stizzoso che «sarebbe stato strano il contrario», dopo di che serrava le labbra come un’ostrica – non perché non provasse pena per lo sfortunato Capitano, ma perché si era completamente dimenticato di lui e non gli piaceva ammetterlo.

Dopotutto, era avvenuto quasi sessant’anni prima, e sessant’anni sono un bel po’ di tempo, checché se ne dica. Se uno dovesse ricordare tutto quello che è successo ad altri in sessant’anni, avrebbe un bel daffare! Ai suoi interlocutori sarebbe piaciuto che, di punto in bianco, li si interrogasse su qualcuno deceduto molto prima che la maggior parte di loro fossero nati?

La cosa che più infastidiva il Vecchio Gramigna era l’essere interrogato e fu proprio dopo uno dei soliti sondaggi importuni che gli fu affibbiato il soprannome che gli sarebbe rimasto appiccicato addosso fino alla fine dei suoi giorni.

Una vecchia pettegola disse a un’altra, mentre si allontanava in tutta fretta dalla finestra del cottage del signor Pinnegar: «Il vecchio Herbert è infestante questa mattina».

«Infestante! Non è una malattia delle persone. È una roba che si dice delle piante, quelle che durano un sacco di anni e poi le tiri via e ricrescono subito... la gramigna, insomma».

«Sarebbe ora che lui fosse tirato via» sbuffò indignata l’offesa. «Mai vista una gramigna come lui, mai».

Poteva capitare che al Vecchio Gramigna la memoria giocasse degli scherzi, però una data non l’avrebbe mai dimenticata: il giorno del 1913 in cui la grande Mostra Floreale di Primavera fu trasferita da Temple Gardens a Chelsea.

La signora Charteris desiderava vedere la Mostra nella nuova cornice, e decise che fosse giusto che anche il suo capo giardiniere si godesse la vacanza. Vi sarebbero andati assieme, avrebbero passeggiato fra le composizioni in mostra, ordinato un paio dei nuovi attrezzi per facilitare il lavoro e fatto programmi per la stagione a venire. Arrivarono alla Mostra assai in anticipo sulla folla dei visitatori pomeridiani.

Il signor Pinnegar si aspettava di vedere qualcosa di straordinario, ma non gli era stato detto tutto: le composizioni in mostra erano indubbiamente stupende, ma ciò che lo colpì davvero fu vedere i proprietari di grandi tenute passeggiare per i vasti padiglioni assieme al

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