Beaton M. C. - Clarges Street 03 - 1987 - La perfida madrina by Beaton M. C

Beaton M. C. - Clarges Street 03 - 1987 - La perfida madrina by Beaton M. C

autore:Beaton M. C. [Beaton M. C.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Jane la bruttina, 67 Clarges Street, Mayfair, Regency, avaro, M.C. Beaton, Jane, Agatha Raisin, Heyer, Plain Jane, Reggenza
editore: Astoria
pubblicato: 2015-03-23T23:00:00+00:00


7

Lo sai, Carter, che posso scrivere il mio nome sulla polvere del tavolo?

Ebbene, Signora, è più di quanto non riesca a fare io. Di sicuro niente è più importante dell’istruzione, in fondo.

“Punch”

Il giorno dopo, Rainbird scese nei quartieri della servitù con la notizia che Miss Metcalf avrebbe insegnato a scrivere a Lizzie. Miss Metcalf aveva intenzione di cominciare il giorno dopo, dedicandole una mezz’ora di tempo alle dieci e mezza del mattino.

“Direi che se lo merita,” commentò Alice con la sua parlata lenta. “Io non ci sono molto portata, per l’istruzione, proprio no.”

“Io neanche,” intervenne Dave. “Perché proprio Liz?”

“Perché è una ragazza coraggiosa, ecco perché,” spiegò Jenny scoccando un’occhiata velenosa a Joseph. “Pensa, Lizzie, quando avremo il nostro pub potrai tenere i registri e startene seduta come una signora.”

“Potevo insegnarglielo io,” grugnì Angus MacGregor, il cuoco.

“Beh, tanto da te mica avrebbe imparato chissà cosa,” rispose Joseph. “Se non faceva come dicevi le avresti gridato contro e l’avresti picchiata con lo spiedo.”

“Noi scozzesi non siamo come voi inglesi,” dichiarò il cuoco. “Da noi puoi girare in lungo e in largo per il paese senza trovare un bambino che non sappia scrivere.”

“Non montarti la testa, però, Lizzie,” la esortò Mrs Middleton.

“Passacelo anche a noi quello che t’insegna,” aggiunse Alice. “Potremmo fare scuola quaggiù, in inverno.”

La febbre dell’apprendimento si impossessò di tutti loro, e Rainbird promise di comprare un abbecedario di seconda mano a ciascuno.

Soltanto Joseph sedeva un po’ in disparte, penando sia fisicamente che mentalmente. La sera prima si era preso una lavata di capo da Rainbird, ma a farlo soffrire di più era il nuovo atteggiamento di Lizzie nei suoi confronti.

Joseph non si era reso conto di quanto desse ormai per scontata la devozione della piccola sguattera. Ora però Lizzie lo guardava a malapena.

Al piano superiore, Harriet stava facendo colazione con Sarah e Annabelle, dando loro una versione attentamente riveduta degli eventi della sera prima. Cautela imponeva di omettere di aver intrattenuto il marchese. Era certa che la cara Sarah avrebbe capito, però forse si sarebbe ugualmente agitata per aver perso l’occasione di trascorrere un altro po’ di tempo in sua compagnia.

Se solo ci fossero due lord Vere, pensò Harriet.

Il resto della giornata trascorse piuttosto piacevolmente. Lord Vere venne in visita e chiacchierò con Sarah e Annabelle per mezz’ora. Poi andarono all’opera, dove lui aveva prenotato un palco. Del marchese di Huntingdon non videro neanche l’ombra.

La settimana seguente Harriet portò le figliocce a balli, rout e ricevimenti. La Stagione avanzava rapida, i ritmi diventavano frenetici. Il marchese non si fece vedere a nessuno di quegli eventi. Sarah cominciò a mostrarsi petulante, seguitando a chiedere melliflua a Harriet se non avesse per caso detto qualcosa di offensivo per il bel lord.

Harriet cominciava a chiedersi se ammettere di essere stata effettivamente sgarbata con lord Huntingdon, quando lord Vere lo riportò nelle loro vite.

Disse loro che il marchese aveva proposto una scampagnata in carrozza. Lord Vere aveva scoperto che il marchese si era assentato per visitare le sue tenute in campagna, e al ritorno l’amico lo aveva sorpreso suggerendo un’escursione.



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