Caillois by La comunione dei forti

autore:La comunione dei forti [Ladri di biblioteche]
La lingua: it
Format: mobi, epub
pubblicato: 2012-11-26T02:07:55+00:00

Non so se ho già detto in quest'opera che ciò che maggiormente ha distinto gli uomini è che coloro i quali hanno com-piuto grandi cose hanno visto prima degli altri il limite delle loro possibilità.3

Così come esiste un'esperienza primigenia, irriducibile, dell'io, che costituisce la molla elementare dell'individualismo anarchico, così bisogna rendere palese il fondamento esistenziale inalienabile dello sforzo collettivo.

In nessuno caso quest'ultimo può utilizzare come base affettiva un dato del tutto retrospettivo, come le determinazioni di fatto, razza, lingua, territorio o tradizione storica, che condizionano l'esistenza delle nazioni e nutrono il sentimento patriottico. Equivarrebbe a sanzionare proprio ciò che si tenta di modificare, a rafforzare ciò che ci si augura di vedere indebolito. E fin troppo chiaro che un movimento che nasce dall'interno della società, ed è diretto contro di essa, non può essere fondato su ciò che ne delimita i confini e ne rafforza la coesione opponendola a raggruppamenti rivali.

Un nucleo sociale del tipo in questione deve poggiare su elementi di tutt'altra natura: la volontà comune di realizzare un'identica opera implica già affinità elettive capaci di presiedere da sole all'aggregazione in comunità e di costituirne la ragione necessaria e sufficiente, fornendo a ciascuno, nei confronti degli esseri umani, una doppia serie di esperienze complementari di attrazione e di repulsione.

3 Cardinal de Retz, M émoires, J.-F. Bernard, Amsterdam 1717, IV, pp. 117-18.

http://cultura-non-a-pagamento.blogspot.it/

Si tratta di un indiscutibile fatto quotidiano che aveva già colpito

gli

stessi

promotori

dell'individualismo:

la

contrapposizione etica fondamentale di almeno due classi di esseri, dalle reazioni così diverse che li si potrebbe credere di due specie animali differenti, e facenti capo a concezioni del mondo antitetiche, a tavole di valori inconciliabili.

Ognuno, in effetti, nei propri rapporti umani, incontra persone che si rivelano di specie morale diversa dalla propria, quasi di un'altra razza. Da questa gente si è invincibilmente portati a tenersi lontani come da un'estraneità nociva. La loro condotta è sempre temibile, mai auspicabile, e la loro volgarità supera ogni previsione. Invece altri si comportano alla prova dei fatti esattamente come ci si aspetta, come pensiamo che ci comporteremmo noi stessi nei momenti migliori e come vorremmo che loro si comportassero. In tal modo, attraverso il comportamento stesso degli esseri (e cioè nel mondo senza menzogna dell'azione compiuta e sotto la pressione di realtà che riportano costantemente all'ordine e che sarebbe imprudente eludere), si consolida una ideale linea di demarcazione, rispetto alla quale ciascuno distribuisce i suoi simili e gli altri. Al di qua di questa linea si costituisce di fatto una comunità di persone strettamente legate, che si sono spontaneamente riconosciute affini e che sono pronte a offrirsi una mutua e incondizionata assistenza; mentre al di là della linea vive, retta da leggi proprie, la moltitudine dei miserabili con i quali non si ha nulla in comune, verso i quali è giusto e legittimo provare disprezzo, e da cui istintivamente ci si discosta come da cose impure, sprigionanti, come una sorta di pericoloso contagio, quella specie di richiamo, quella tentazione latente che il livello più basso esercita sempre sul più elevato, e che da solo potrebbe http://cultura-non-a-pagamento.

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