Capitale erotico by Catherine Hakim

Capitale erotico by Catherine Hakim

autore:Catherine Hakim [Hakim, Catherine]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-08-02T22:00:00+00:00


Traffici illeciti, droga e sfruttamento della prostituzione

Una volta, in occasione di un congresso ad Amsterdam, prolungai la mia permanenza al fine settimana, per visitare la città. Era novembre inoltrato e faceva già molto freddo: il vento gelido dell’Artico spazzava il Mare del Nord, e tutti erano imbacuccati in giacconi invernali. Mentre attraversavo il quartiere a luci rosse, occhieggiavo le donne in vetrina, vestite in modo succinto, ma al caldo e apparentemente a proprio agio. Poi vidi lei.

Era straordinariamente bella, minuta e perfetta sotto ogni aspetto: doveva avere diciannove o vent’anni. Sembrava thailandese, aveva capelli neri, lunghi e folti, e gli occhi grandi. Se ne stava immobile in una delle vetrine più grandi, con un corpetto di pizzo. Sembrava una modella in posa per un fotografo. Non aveva nulla di diverso dalle ragazze ritratte nelle pubblicità di biancheria intima che affollano le riviste femminili e gli spazi di affissione, solo che era incredibilmente bella. Ed era in carne e ossa. Ne rimasi rapita e pensai che se fossi stata un uomo la mia reazione istintiva sarebbe stata di pagarle tutti i debiti e portarmela a casa, se avesse accettato. Passai di nuovo davanti a quella vetrina il giorno successivo, ma lei non c’era. Non la rividi più.

Una ragazza thailandese ad Amsterdam evoca immediatamente la questione di come sia arrivata fin lì: chi le avrà pagato il costoso viaggio aereo e l’avrà vestita in quel modo? Ma l’idea che le «esotiche» ragazze straniere siano invariabilmente vittime di trafficanti è stata demolita da Laura Maria Agustín in un libro in cui spiega come il commercio del sesso sia una lucrosa fonte di occupazione per le immigrate, legali e clandestine, che vogliono viaggiare e vedere il mondo e, possibilmente, ottenere un avanzamento permanente nel proprio status economico e sociale, sposando un uomo ricco. La ben documentata visione di Laura Agustín è in netto contrasto con il messaggio dominante delle femministe radicali e di altri attivisti, i quali sostengono che lo sfruttamento da parte di trafficanti e lenoni è intrinseco all’industria del sesso (e pervade anche il più vasto comparto dell’intrattenimento erotico), e che queste attività andrebbero abolite e criminalizzate. Laura Agustín sottolinea invece che la criminalizzazione non produce alcun risultato utile.

Il legame tra l’industria del sesso e la droga è più debole di quanto pensi comunemente la gente. La tossicodipendenza è di solito limitata alla prostituzione da marciapiede, e non è causata dagli orrori di quest’attività. I tossicodipendenti hanno la necessità di guadagnare molto e rapidamente per finanziare il proprio vizio, e non sono i candidati ideali per un normale posto di lavoro. Le donne scoprono presto che la prostituzione offre guadagni maggiori con minore impiego di tempo. Riempiendo gli scaffali al supermercato non si riesce a pagare la droga, e inoltre chi è tossicodipendente ha forti probabilità di non essere assunto, e altrettante di essere licenziato una volta assunto. Studi britannici e statunitensi rivelano regolarmente che gran parte delle prostitute di strada facevano già uso di stupefacenti o alcolici prima di finire nel



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