Dove finiscono le mappe by Brilli Attilio

Dove finiscono le mappe by Brilli Attilio

autore:Brilli, Attilio [Brilli, Attilio]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9788815309952
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


In altri brani è lo sguardo attento dell’uomo di mare che coglie temibili presagi, come il formarsi di un grande alone attorno al sole che preannuncia piogge e tempeste. Di solito non badiamo agli aloni che si formano attorno alla luna, annota Dampier, mentre si osservano con attenzione quelli intorno al sole e si cerca di capire se si creino delle sfrangiature, perché è da quelle lacerazioni che di solito arriveranno le raffiche più violente. Non meno singolare è la descrizione delle brezze di mare nella quale vibra, come nell’osservazione di altri fenomeni, una sorta di interpretazione animistica della natura. Dice infatti l’idrografo meteorologo che le brezze marine si destano di norma al mattino verso le nove, qualche volta prima, qualche volta dopo; poi si avvicinano alla riva in maniera gentile, quasi paventassero di osare anche troppo, e sovente alitano dolcemente e, come se temessero di offenderla, sembrano ritrarsi. Non dimentichiamo che a corredo del volume sui suoi viaggi, Dampier avrebbe pubblicato un trattato sui venti, le brezze, le tempeste, le correnti e le maree, una vera e propria anatomia, in termini seicenteschi, dei fenomeni del cielo e del mare.

Non sorprende che la Royal Society avesse messo gli occhi sui voluminosi scartafacci di Dampier sin da quando il suo segretario, l’autorevole Sloane, l’aveva incontrato nel 1687 alla Giamaica, dove s’era recato come medico del duca di Albemarle e dove s’era trattenuto per più di un anno svolgendo ricerche botaniche. Si ritiene che proprio Sloane avesse consigliato al bucaniere scrittore e naturalista di estendere e di approfondire nei suoi scritti le annotazioni scientifiche, anche a scapito delle sue romanzesche avventure. Questo avveniva secondo un programma chiaramente espresso dalle Philosophical Transactions della società reale, nelle quali si invitavano i naviganti inglesi a tenere un diario e ad annotarvi osservazioni e ricerche in tutti i campi della filosofia naturale. Proprio la concezione pragmatica della scienza, o di una sua parte, come raccolta di osservazioni dirette della natura, conferiva un ruolo privilegiato al navigatore che, seppure scarso di nozioni letterarie, era vigile e attento al cospetto dei fenomeni della natura e al suo mutevole volto. Questo ruolo privilegiato aveva permesso a uomini privi di istruzione di essere cooptati da strutture scientifiche e acquisire sovente dignità culturale e rango sociale. Poiché rientrava nella consolidata politica della Royal Society la raccolta dei libri di bordo, dei diari, delle mappe, dei disegni dei navigatori, compresi quelli dei bucanieri, Sloane acquistò la prima redazione dei viaggi di Dampier i quali sarebbero usciti in forma definitiva nel 1697 con il titolo A New Voyage round the World e la dedica al presidente dell’istituzione scientifica, Charles Montague, conte di Halifax. È senza dubbio questo il libro che tiene in mano il personaggio ritratto da Thomas Murray.

Grazie a esso, Dampier diventa una celebrità nell’ambiente della scienza, ma anche della marineria e della politica finanziaria londinesi. Gli vengono conferiti vari incarichi di mare ai quali assolve con alterne fortune. Il suo interesse è ormai volto quasi esclusivamente alla scrittura e all’elaborazione dei suoi sterminati scartafacci.



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