Echenoz Jean - 2010 - Lampi by Echenoz Jean

Echenoz Jean - 2010 - Lampi by Echenoz Jean

autore:Echenoz Jean [Echenoz Jean]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788845973239
Google: hnNUkvWpQxoC
Amazon: 8845926605
editore: Adelphi
pubblicato: 2012-02-01T22:00:00+00:00


17

È noto infatti che, sulle montagne del Colorado, l’aria più secca e più limpida che altrove crepita di elettricità statica: Gregor vi troverà l’ambiente adatto per i suoi progetti, più numerosi che mai e che desidera rimettere al più presto in cantiere. Oltre agli esperimenti sulle onde elettromagnetiche terrestri e atmosferiche, conta di mettere a punto un sistema mondiale di telegrafia senza fili e, soprattutto, di sviluppare il suo chiodo fisso: trovare il modo di diffondere fin negli angoli più riposti del pianeta energia gratuita e illimitata. A questo scopo, decide per prima cosa di far costruire un trasmettitore.

Giunto a Colorado Springs, Gregor scende all’Hotel Alta Vista. Diffidente com’è nei confronti degli ascensori, prende alloggio al primo piano dove sceglie la stanza 108 – una stanza come le altre ma il cui numero offre il vantaggio di essere un multiplo di quel che sappiamo. Sistemati i bagagli, dà disposizione alla cameriera di portargli quotidianamente diciotto asciugamani puliti, segnalandole che riordinerà da sé. Liquidata la faccenda, un carro da buoi lo conduce insieme ai suoi collaboratori verso il sito che gli hanno riservato.

Il sole picchia forte sul Colorado e si scatenano di frequente violentissimi temporali, che una volta sono arrivati a produrre seimila lampi in un’ora: luogo di ricerca ideale, terreno di gioco perfetto per i lavori di Gregor che, iperacusico se non mitomane – sempre la stessa storia con lui –, sostiene di sentire un fulmine a mille chilometri di distanza, quando i suoi assistenti è già tanto se lo percepiscono a duecento. L’area che gli è stata assegnata fra le montagne risponde comunque al suo bisogno di mistero e clandestinità: la circondano solo pascoli dove scorrazzano cavalli indifferenti e l’edificio più vicino è un istituto per sordomuti. Dopo aver preso visione del panorama, dei vari animali e degli uccelli locali, Gregor estrae dalla valigetta un faldone di progetti e li spiega su dei cavalletti per poi convocare le imprese della zona.

Il trasmettitore, che ci vuol poco a costruire, consiste in un casermone quadrato di assi, pieno zeppo di bobine e di trasformatori, coronato da una sorta di torrione da cui spunta un lungo pennone metallico a sua volta sormontato da una sfera di rame. Il pennone è collegato a un potente oscillatore ad alta tensione e ad alta frequenza e Gregor inizia a simulare temporali, dapprima modesti poi via via più spettacolari. Gli esperimenti diventano di lì a poco assai rumorosi ma, in quel posto sperduto, probabilmente non disturberanno nessuno. Del resto si svolgono sempre in piena notte quando, poiché tutto dorme nella buia Colorado Springs, il consumo di corrente è ridotto al minimo e Gregor può permettersi di attingere senza ritegno a quella della compagnia locale.

In quelle notti, non appena si accinge a mettere in funzione le sue apparecchiature, tutti pensano come prima cosa a proteggersi. Lui e i suoi assistenti sono appollaiati su suole di sughero, inguantati di feltro o d’amianto isolanti e ovattati di cotone sino ai timpani. Poi, una volta azionato l’interruttore, cominciano a susseguirsi



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