Fascismo e antisemitismo by Francesco Germinario

autore:Francesco Germinario [Germinario, F.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: eBook Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2009-10-02T16:00:00+00:00

Note

1 M. Pompei, La politica demografica fascista, in M. de Vergottini, Drmografia, in Partito nazionale fascista, Dizionario di politica, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1940, vol. I, A/D, p. 777.

2 Sul concetto storiografico di «nazionalizzazione delle masse» inevitabile è il riferimento a G.L. Mosse, La nazionalizzazione delle masse. Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania (1815-1933), ed. or. 1974, trad. it., Il Mulino, Bologna 1975.

3 J. Evola, Sintesi di dottrina della razza, Hoepli, Milano 1941, p. 12.

4 «I dati essenziali per una definizione teorica del fascismo [...] possono essere così definiti: 1) un movimento di massa, con aggregazione interclassista [...] 2) un’ideologia a carattere ‘antideologico’ e pragmatico, che si proclama antimaterialista, antindividualista, antiliberale, antidemocratica, antimarxista, tendenzialmente populista e anticapitalista [...] una cultura fondata sul pensiero mitico e sul senso tragico e attivistico della vita concepita come manifestazione della volontà di potenza [...] 4) una concezione totalitaria del primato della politica [...] 5) un’etica civile fondata sulla dedizione totale alla comunità nazionale, sulla disciplina, la virilità, il cameratismo, lo spirito guerriero; 6) un partito unico che ha il compito di provvedere alla difesa armata del regime, selezionare i quadri dirigenti e organizzare le masse nello Stato totalitario, coinvolgendole in un processo di mobilitazione permanente, emozionale e fideistica; 7) un apparato di polizia che previene, controlla e reprime, anche con il ricorso al terrore organizzato, il dissenso e l’opposizione; 8) un sistema politico ordinato per gerarchie di funzioni, nominate dall’alto e sovrastate dalla figura del ‘capo’, investito di sacralità carismatica [...] 9) un’organizzazione corporativa dell’economia [...] 10) una politica estera ispirata al mito della potenza, della grandezza nazionale e della ‘nuova civiltà’ [...]» (E. Gentile, Le origini dell’ideologia fascista (1918-1925), Il Mulino, Bologna 1996, pp. 21-22; ma vedi anche quanto scrive in Id., La via italiana al totalitarismo. Il partito e lo Stato nel regime fascista, I ed. 1995, ma cit. dalla nuova ed., Carocci, Roma 2008, p. 155).

5 Vedi, per questa collocazione, il giudizio storiografico di E. Gentile, La Grande Italia. Ascesa e declino del mito della nazione nel ventesimo secolo, Mondadori, Milano 1997, p. 175 (nella nuova ed., con il sottotitolo modificato in Il mito della nazione nel XX secolo, Laterza, Roma-Bari 2006, la citazione è a p. 186).

6 R. De Felice, Mussolini il duce, vol. II, Lo Stato totalitario (1936-1940), Einaudi, Torino 1996, p. 96.

7 Entrambe le citazioni in P. Nenni, Storia di quattro anni (1919-1922), I ed. 1926, ma cit. dalla II ed., Einaudi, Roma 1946, p. 116.

8 Vedi E. Gentile, L’«homme nouveau» du fascisme. Réflexions sur une expérience de révolution anthropologique, in A.-M. Matard Bonucci, P. Milza (dir. da), L’Homme nouveau dans l’Europe fasciste (1922-1945). Entre dictature et totalitarisme, Atti del colloquio organizzato dal Centre d’histoire du vingtième siècle dell’Institute d’études politiques di Parigi, 16-18 marzo 2004, Fayard, Paris 2004, pp. 35-63. Una versione allargata del testo vedila anche in E. Gentile, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Roma-Bari 2002, pp. 235-64. Ma per la collocazione dell’antisemitismo fascista all’interno del progetto totalitario di costruzione dell’«uomo nuovo», vedi le considerazioni di A.

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