Fascisteria by Ugo Maria Tassinari

Fascisteria by Ugo Maria Tassinari

autore:Ugo Maria Tassinari [Tassinari, Ugo Maria]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggio, Fascismo, Storia, Italia, Terrorismo
ISBN: 9788820044497
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2008-01-01T23:00:00+00:00


UN PIACENTINO PENTITO.

Alcuni integralisti di prestigio non sono disponibili a operazioni di caccia all'arabo. È il caso del professor Agostino Sanfratello, protagonista di clamorose vicende giudiziarie «in difesa della morale e della vita», anche lui uscito da Alleanza cattolica all'epoca del referendum sull'aborto ma particolarmente aperto al dialogo con l'anima più rigorosamente tradizionalista della destra radicale. Sanfratello è salito agli onori della cronaca come principale accusatore di Aldo Braibanti, l'intellettuale anarchico omosessuale condannato nel '68 per aver plagiato il fratello minore del professore e un altro discepolo. Il caso giudiziario, unico in Italia, scatenò roventi polemiche e si concluse con l'abolizione del reato di plagio. Sanfratello, fondatore «pentito» dei «Quaderni piacentini», ritorna all'ovile durante il servizio militare e perviene a posizioni di totale intransigenza cattolica (è con Cantoni nella prima cerchia di Alleanza cattolica, al punto di entrare per un periodo in un seminario lefebvrista). Docente universitario a Salerno, torna alla ribalta in un processo che lo vede contrapposto a decine di femministe: oggetto del contendere è il diritto alla vita contro il diritto all'aborto, in nome del quale animerà anche la scissione del Centro Lepanto.

Nello scontro con le ideologie e le pratiche permissiviste della sinistra il professore radicalizza le posizioni e dà vita a Rovereto a un Comitato di Solidarietà pro Detenuti Politici, che si impegna nella campagna per l'assoluzione di Freda nel processo per piazza Fontana. Della corrispondenza tra il professore e il detenuto c'è traccia nel volume per il ventennale delle edizioni di A.R. «Nella mia clausura», scrive Freda presentando l'«intervento», «è penetrata una lettera di Agostino Sanfratello, il quale milita nelle file di un cattolicesimo inattuato e severo ("feudale", diciamo). Lettera che ora pubblico con regolare "imprimatur" dell'autore e del gruppo di A.R. Io come membro del corpo dei soldati politici, Sanfratello come membro di un altro 'corpo' a non voler considerare la nostra appartenenza a due distinti 'ordini' metapolitici − entrambi un identico voto solenne − quello di fedeltà alla nostra specifica idea del mondo − lo abbiamo pronunziato e prestiamo servizio ciascuno nella nostra milizia. Entrambi possiamo allora serenamente 'incontrarci', rivolgendoci, senza stupirci, il saluto:

"Sursum corda!" E credo che se egli risponderà: "Habemus ad Dominum", mentre io risponderò: "Habemus ad divinum" − entrambi potremo risolvere (non dissolvere!) le profonde differenze, implicite nelle nostre risposte, nella identica, affermativa conclusione: "Nunc et semper!"»584.

Il Comitato non si è dissolto con l'assoluzione di Freda, ma si è impegnato per la scarcerazione di Signorelli, pubblicando un volume sul caso del professore detenuto per sette anni in attesa di giudizio (e le condanne all'ergastolo come mandante degli omicidi Occorsio, Leandri, Amato regolarmente annullate in Appello o in Cassazione)585 e nell'estate '93 contro l'arresto del vertice del Fronte nazionale per violazione della legge "Mancino"586. «Le cosche», recita l'appello per la scarcerazione di Freda, Ferri e Gaiba, «logge, lobbies e bande che preparano il "nuovo ordine" del totalitarismo mondialista e fabbricano analoghe "leggi speciali" negli altri paesi europei non erano finora riuscite né a raggiungere un simile primato di infamia, né a



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