I Predatori Di Gondwana by Di Marino Stefano

I Predatori Di Gondwana by Di Marino Stefano

autore:Di Marino, Stefano [Di Marino, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Ro, VI
editore: Mondadori
pubblicato: 1998-12-22T23:00:00+00:00


18

Al loro arrivo su Gondwana, i Conquistatori lo avevano chiamato l'oceano della Pace Sempiterna. Nessuno sapeva quanto fosse esteso. Nei primi anni della colonizzazione la Gilda aveva spinto le sue spedizioni sino al limitare di alcuni piccoli arcipelaghi di isolette vulcaniche coperte di fitta vegetazione tropicale, ma era certo che oltre la sottile linea di atolli l'oceano si estendesse a perdita d'occhio. Nessuno aveva ancora esplorato per intero quel mare. Tale mancanza di intraprendenza esplorativa era in parte giustificata dalle condizioni ancora precarie della colonizzazione e dagli scarsi mezzi che la Guerra di Religione permetteva di distogliere dal conflitto per ampliare i confini di un nuovo mondo la cui importanza risiedeva principalmente nelle miniere di afnio intorno a Maracajibo. La definizione di oceano della Pace Sempiterna si adattava perfettamente alla distesa verdastra al centro della quale la Strega di Endor pareva diretta verso il nulla.

C'era qualcosa d'inquietante in quel nome e, a mano a mano che procedevano nella navigazione, Emil si convinceva che chi l'aveva escogitato per primo avesse voluto riferirsi a qualcosa di molto meno idilliaco di quanto potesse sembrare a prima vista.

Uscendo sul ponte superiore attraverso un boccaporto, Emil Blackrock lasciò vagare lo sguardo sino all'orizzonte velato da una nebbiolina incerta. Là, cullato dal ronzio costante dei motori della nave, era quasi incline a credere ai racconti di mostri marini che si narravano nelle bettole. Ma, si disse con un sorriso, quale marinaio avrebbe resistito alla tentazione di popolare un oceano di creature fantastiche? No, il vero mostro di quella distesa liquida era un sentimento che ti prendeva alla gola, scaturito da una regione nascosta dell'anima. La Solitudine. A volte era così insopportabile che il navigatore provava il desiderio di riempirla di mostri con i quali s'illudeva di poter combattere fisicamente. Mentre una brezza calda gli scompigliava i capelli, Emil tornò a prua dove poco tempo prima aveva iniziato Morgana alla magia del mare. Era un momento che continuava a tornargli in mente con una mescolanza di struggimento e piacere e che, adesso che era rimasto solo a scrutare l'oceano, gli rammentava nuovamente la sua realtà.

Era solo, in un pianeta che non era il suo, vincolato a un giuramento che lo condizionava a portare a termine una vendetta voluta da altri. A quell'ultima considerazione provò un'improvvisa vergogna, resa più dolorosa dal Condizionamento che gli imponeva di cancellare ogni dubbio, ogni umana passione in previsione di una missione da compiere. Stava cominciando a chiedersi se realmente fosse così importante adempiere il suo dovere quando lo colpì la sensazione di essere osservato. Si volse sapendo già cos'avrebbe visto. Nonostante tutto riuscì a sorridere. Morgana era di nuovo là.

Il vento le scompigliava la capigliatura divisa in decine di treccine. Per la navigazione aveva indossato un camicione cremisi sui pantaloni di tela tropicale. Non portava né armi né scarpe. I piedi nudi sfioravano il ponte senza incertezze. Ormai la magia del mare l'aveva conquistata.

— A volte mi chiedo cosa nasconda questo mondo — disse venendo a raggiungerlo.

— Voi Nativi non avete mai avuto la curiosità di vedere cosa c'è al di là dell'oceano? — domandò Emil incuriosito.



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