Il mondo sospeso by Giuseppe Sarcina

autore:Giuseppe Sarcina [Sarcina, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Solferino
pubblicato: 2023-01-12T23:00:00+00:00

Servant of the people

Il nuovo leader, nato il 25 gennaio del 1978, sembrava essere arrivato al vertice del Paese quasi per caso. Era un attore che aveva avuto grande successo con la fiction Servant of the people, in cui impersonava un oscuro professore che arringava gli studenti con lunghe tirate contro il sistema degli oligarchi, del familismo, della corruzione onnipresente. Nella finzione, uno dei giovani filma le «lezioni» e le posta su Internet. Le clip spopolano e il prof si ritrova presidente del suo Paese. Nel 2019 Zelensky si candidò davvero alla guida dell’Ucraina, come se fosse il proseguimento del suo show televisivo. Conquistò il 30 per cento nel primo turno delle elezioni e il 75 per cento nel ballottaggio. Una volta insediatosi nel Palazzo Mariinsky, l’edificio presidenziale progettato a metà del Settecento dall’architetto Francesco Bartolomeo Rastrelli, Zelensky non riuscì a mantenere la promessa di smantellare l’oligarchia, di sradicare la corruzione che infestava ogni incrocio tra affari e politica. Ancora a fine 2021, la sua popolarità era in caduta libera. Secondo i sondaggi citati da Olga Rudenko, direttrice del sito «The Kiev Independent», il 62 per cento degli ucraini si diceva contrario a una sua ricandidatura. E per Transparency International, un centro studi di Berlino, l’Ucraina restava il secondo Paese più corrotto in Europa, proprio alle spalle della Russia.

Ma la storia, a volte, procede per svolte brusche, imprevedibili. Alla prova dei fatti Zelensky si è rivelato un leader all’altezza. Quella notte del 24 febbraio 2022, l’ex comico un po’ velleitario ha lasciato il posto a un uomo dal coraggio straordinario. Abbiamo già citato la risposta che diede ai servizi segreti americani che volevano portarlo in salvo: «Ho bisogno di armi, non di un passaggio». Zelensky si è guadagnato sul campo, prima di tutto con il suo atteggiamento personale, anche i paragoni più impegnativi, censiti l’8 marzo 2022 in un articolo di Zachary Wolf per la Cnn: «Il nuovo Churchill»; «David contro Golia»; «George Washington nella fase più incerta della Rivoluzione»; «Vaclav Havel, lo scrittore che guidò la Rivoluzione di Velluto in Cecoslovacchia»; «Lech Walesa, il sindacalista che innescò la rivolta in Polonia»; «Ronald Reagan che iniziò facendo film con gli scimpanzé e passò alla storia per aver contribuito alla caduta del Muro di Berlino»; «Il manifestante solitario di Tiananmen»; «Davy Crockett che difende Fort Alamo».

Ci possiamo fermare qui. Adesso toccava a Biden e ai suoi consiglieri dire anche dei «no» a un leader che era già sul piedistallo della leggenda.

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