Il Peccatore by Penny Jordan

autore:Penny Jordan
La lingua: ita
Format: epub
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2013-04-04T16:00:00+00:00

CAPITOLO 13

«Allora, com'è andata a Chester?»

Maddy si chiese, con un vago senso di colpa, se era possibile che Jenny avvertisse, anche attraverso il telefono, dalla qualità stessa del suo silenzio, quanto la domanda turbava la sua coscienza.

«Ecco... Griff Owen è stato molto... gentile. Mi ha suggerito di cercare di coinvolgere gli Ericson in qualche iniziativa per la raccolta di fondi. Sai, quegli amici di Luke che organizzano le rappresentazioni delle operette di Gilbert e Sullivan in estate...»

Parlava troppo in fretta, tradendosi troppo, riconobbe Maddy, ma non poteva fare diversamente. Provava un misto di euforia, vergogna e paura.

Quando il telefono aveva squillato lei era in cucina, e sorseggiava una tazza di caffè in piedi, fissando nel vuoto, sognante. E giusto per un secondo, prima di correre a rispondere e sentire la voce di Jenny, si era addirittura chiesta se a chiamare potesse essere Griff.

«Oh, sì, credo di sapere a chi ti riferisci» stava dicendo Jenny.

La sua voce era così calma e placida, così normale, che Maddy si sentì confusa. Come poteva sua suocera non aver intuito, non aver riconosciuto che la sua vita era cambiata? Non sentiva l'emozione nella sua voce, non l'avvertiva nell'etere, nell'aria stessa?

Maddy si sentiva come se i suoi sentimenti, i suoi rimorsi, fossero impressi sulla sua fronte a grandi lettere infuocate. Eppure sapeva che se avesse avuto la possibilità di rivivere gli eventi di quella giornata, non avrebbe cambiato una virgola.

Stava ancora pensando a Griff, due ore più tardi, mentre faceva il bagno ai bambini e li metteva a letto.

Anche Tullah aveva telefonato per sapere com'era andata. E pure Olivia. Scarlatta in viso, Maddy aveva risposto, con tutta la noncuranza che le era riuscita di fingere, che il suo incontro con il commercialista era andato benissimo, grata che le sue interlocutrici non potessero vederla in faccia.

Non vedeva l'ora di andare a letto, di starsene distesa nell'intima oscurità della sua camera e rivivere ogni emozionante attimo del tempo che aveva passato con Griff, assaporando ogni sguardo, ogni tocco, tenendosi stretto ogni singolo ricordo.

Non era come quando aveva conosciuto Max e si era innamorata di lui. Anzi, era del tutto diverso. Quella era, soprattutto, una reazione del suo povero cuore bistrattato alla consapevolezza di essere apprezzata, desiderata.

Istintivamente, sapeva che se il suo matrimonio con Max fosse stato felice e appagante, se lui l'avesse amata, allora Griff non sarebbe stato nient'altro che un uomo estremamente attraente con cui avrebbe potuto, al massimo, flirtare con molta leggerezza, solo perché era una donna.

Ma il suo matrimonio non era né felice né appagante, e Maddy sentiva che Griff aveva avvertito la sua solitudine e la sua infelicità, anche se non vi aveva fatto alcun riferimento esplicito.

Non pensò minimamente al futuro, alle conseguenze. Era troppo stordita, troppo euforica per un ragionamento logico.

Aveva avuto quel giorno... avrebbe avuto l'indomani. Questo le bastava.

«Che cosa è successo a Griff?» chiese Luke alla moglie, divertito, seguendola in cucina con i piatti della prima portata della cena. «Sembra che sia su un altro pianeta.»

«O innamorato» sussurrò Bobbie, eccitata. «Credi che finalmente abbia incontrato la donna giusta? Oh, Luke.

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