La vita quotidiana a Berlino sotto Hitler (Italian Edition) by Jean Marabini

La vita quotidiana a Berlino sotto Hitler (Italian Edition) by Jean Marabini

autore:Jean Marabini [Marabini, Jean]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2018-05-28T16:00:00+00:00


Entra in scena «Ultra»

È il momento in cui l’MI64 si impegna al massimo per bloccare I’Abwehr e decifrare le comunicazioni segrete con cui continuamente si scontra con ostinazione. Ma saranno necessari lunghi anni per venirne a capo. Riesce a risalire alle origini e al nome della macchina tedesca, ma non a decifrare i messaggi. Grazie a «Enigma» i tedeschi organizzano il Terzo Reich, lo riarmano senza tema di orecchie indiscrete in ascolto. Organizzeranno la loro industria e predisporranno i loro attacchi senza che nessun servizio straniero riesca a penetrare il segreto. Perfino le iniziative della Schwarze Kapelle, composta dagli ufficiali che già abbiamo incontrato, per gran tempo resteranno un enigma all’estero. In effetti questi militari a lungo tengono Hitler in pugno, mentre Hitler in un certo senso li tiene a sua volta in pugno per il loro patriottismo «assoluto», il che in ultima analisi spiega le risposte «limitate» ch’egli usa verso di loro. Heydrich ne tiene conto nelle azioni come nei piani. Il supremo manipolatore di «Enigma», il generale Fellgiebel che lavora in un settore diverso rispetto a Canaris, non può essere sottoposto a un interrogatorio delle SS se non con il rischio di un grave contraccolpo da parte degli uomini di Himmler. Il partito nazionalsocialista ha contorni assai equivoci. Il Führer e il partito nulla possono senza l’esercito, e a sua volta l’esercito è quasi impotente di fronte a Hitler. Nondimeno, in certi momenti, le Forze armate non si fanno scrupolo di mettere sull’avviso gli alleati. Talvolta sono a un passo dall’esecuzione del «porco», ma ne sono tanto più impedite in quanto gli alleati non danno alcun credito agli intermittenti segnali che pur giungono dalla Germania.

I russi non sono mai riusciti a decodificare «Enigma», il che spiega i successi iniziali del Blitz, la guerra lampo verso Mosca e Leningrado, e la presa di Kiev.

La Schwarze Kapelle della Wehrmacht, in cui ognuno fa il proprio gioco, ha quanto meno il merito di non aver «disinformato» gli alleati occidentali sui progetti di Hitler. Sebbene diriga le informazioni senza dimenticare di essere un nazionalista, e un ex marinaio, Canaris conduce un gioco più sottile, spesso per interposta persona, da cui prende la distanza non appena i suoi «contatti» mediatori sono compromessi. Il costruttore di «Enigma», l’uomo temibile a cui la Germania tradizionale deve più che a Hitler, il generale Fellgiebel, è anche uno dei capi della Schwarze Kapelle, che non sempre ha rapporti chiari con l’ammiraglio. Peraltro non aspetteranno l’ultimo momento (il tentativo fallito del 20 luglio 1944) per aprire, in ordine sparso, nuove finestre verso gli occidentali.

I procedimenti di cui si avvarranno gli inglesi dopo la battaglia d’Inghilterra sono una prova del machiavellismo di cui sono capaci. Non appena decodificano «Enigma», il baluardo delle menzogne, la disinformazione diventa una specialità inglese per preparare meglio lo sbarco. Le circostanze della guerra hitleriana sono uniche, e richiedono una risposta di pari livello. Anthony Cave Brown per trent’anni si è adoperato nel ricostruire la storia della guerra segreta e fondamentale tra «Enigma» e «Ultra»,



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