Le 100 bandiere che raccontano il mondo by Tim Marshall

Le 100 bandiere che raccontano il mondo by Tim Marshall

autore:Tim Marshall [Marshall, Tim]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Geopolitics
ISBN: 9788811689768
Google: 7qKkDwAAQBAJ
editore: Garzanti
pubblicato: 2019-09-03T22:00:00+00:00


6. A EST DELL’EDEN

«Farete un viaggio lungo ed entusiasmante.

Un vento sostenuto soffierà nella vostra bandiera.»

Henning Haslund, Men and Gods in Mongolia

Il saluto quotidiano alla bandiera in piazza Tienanmen, a Pechino, nel maggio 2008. La bandiera cinese era stata disegnata per la rivoluzione comunista, ma il suo simbolismo è profondamente radicato nella storia del paese; oggi rappresenta una Cina sempre più forte e rivolta sempre più all’esterno.

A est dell’Eden la mezzaluna dell’islam inizia a calare, le stelle della Cina salgono in cielo e poi raggiungiamo il sole nascente del Giappone, che non tramonta mai.

Quasi tutti gli analisti della Bibbia collocano l’Eden nella regione irachena di Ur. Questa ricostruzione si basa parzialmente sulla Genesi (2,10-14), che cita l’Eden e quattro fiumi tra cui il Tigri e l’Eufrate. A meno che non si interpreti letteralmente, la veridicità di questo riferimento equivale a quella del mito secondo cui nel IX secolo re Angus di Scozia avrebbe visto in cielo la croce di sant’Andrea: il che non significa molto. La percezione supera la realtà, e di tanto in tanto, la percezione diventa la realtà.

Molto più rilevante è il fatto che questa zona è considerata la culla delle tre grandi fedi monoteistiche abramitiche. Dio aveva parlato in segreto con Abramo, che viveva nella città caldea di Ur, e gli aveva detto che se avesse deciso di mettersi in viaggio, l’impresa gli sarebbe stata favorevole. Dopo una lunga peregrinazione, Abramo si ritrovò in un territorio corrispondente a Israele e alla Palestina di oggi, e intanto Dio lo aveva nominato «padre di molte nazioni». E guarda caso, una di quelle nazioni, in cui è noto con il nome Ibrahim, fondò l’islam che, come abbiamo visto, si diffuse rapidamente sia a est sia a ovest.

Percepiamo la linea indefinita della massima espansione dell’islam in Occidente quando cominciamo a incontrare la croce sulle bandiere e nei simboli dell’Europa. A est, la mezzaluna e altri simboli islamici sugli emblemi statali si estendono al di là dell’Azerbaigian, fino ad alcuni «stan» dell’Asia centrale e poi alla Malesia. Dopodiché iniziano a scomparire, eccetto che in avamposti come il Brunei e sulle bandiere regionali di certi paesi. Il caleidoscopio di bandiere che incontriamo man mano che procediamo verso est riflette i grandi movimenti di idee, popoli e religioni in questo immenso continente. In molti casi le bandiere rappresentano un punto di svolta nell’identità di una nazione, una risposta al comunismo o all’imperialismo, per esempio, e spesso contengono accenni alla ricca tradizione storica e culturale che dà radici antiche ai simboli di questi stati nazionali moderni.

Delle bandiere dei cinque «stan» dell’Asia centrale, solo due contengono la mezzaluna, anche se rappresentano tutte popolazioni a maggioranza musulmana con cospicue minoranze russe non musulmane. Gli «stan» sono culture antiche ma stati nuovi, nati dal tracollo dell’Unione Sovietica nel 1991. Erano repubbliche dell’URSS da molti decenni, per cui si è reso necessario un processo accelerato di costruzione delle nazioni. Alla fine della durissima repressione messa in atto dai sovietici, le élite regionali hanno immediatamente avviato purghe a livello locale.



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