L'Erede Del Templare by Jan Guillou

L'Erede Del Templare by Jan Guillou

autore:Jan Guillou
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Fantasy & Magic
ISBN: 9788850212859
editore: Tea Due
pubblicato: 2017-06-03T22:00:00+00:00


Capitolo II.

Un solo uomo in tutto il regno desiderava la guerra, ma con più ardore di qualsiasi altra cosa. Era l'arcivescovo Valerio. E, dato che tutto il resto era andato secondo i suoi piani, era certo che Dio lo avrebbe sostenuto anche in quello. Sembrava quasi che tutto quello che intraprendeva non potesse fallire.

Perciò quando la regina Rikissa diede davvero alla luce un maschio in Danimarca, che chiamò Erik in onore del padre morto, in un primo momento sembrò una grave disfatta per Valerio. Se i folkung e gli Erik si fossero messi d'accordo sul fatto che fosse quel bambino e nessun altro a dover ereditare la corona, sarebbe stato difficile per la chiesa avanzare proposte diverse. Ma gli Erik furono vittima di divisioni intestine e si ritrovarono con tre pretendenti al trono, perché sia Holmgeir che suo figlio Knut ritenevano di avere la precedenza sul piccolo nato in Danimarca.

La disputa fra gli Erik fece perdere la pazienza ai folkung, che decisero che il prossimo re poteva anche essere il giovane Johan Sverkersson, purché loro avessero la loro fetta di potere.

Si sarebbe potuto temere che lo zio dell'infante danese, re Valdemar il Vittorioso, potesse intervenire per far valere i diritti al trono di suo nipote, e in quel caso opporsi sarebbe stato altrettanto difficile per la chiesa che per i folkung.

Ma Dio sostenne il suo fedele Valerio anche in quella circostanza, e nel modo più incredibile. Re Valdemar stava preparando una crociata in Estonia e non poteva inviare allo stesso tempo forze armate nel Vastergòtland, soprattutto sapendo quanto sarebbe stato duro sconfiggere la cavalleria folkung.

Cercò invece di far intervenire nella disputa la Santa Sede di Roma, tanto che in breve l'arcivescovo Valerio ricevette una bolla papale in cui il Santo Padre Onorio III gli chiedeva di giustificare la propria condotta e lo convocava a Roma insieme al vescovo Bengt di Skara.

Valerio allora fece qualcosa di inaudito. Bruciò la bolla papale e proibì ai suoi collaboratori che l'avevano letta di farne parola, sostenendo di prendersi per intero la responsabilità di quel grave peccato.

Johan il Giovane fu incoronato a Linkòping nel 1219. La disobbedienza a Roma era stata fruttuosa per la chiesa del regno.

Perché la prima legge emessa da Johan il Giovane stabiliva non solo che da quel momento la chiesa sarebbe stata esentata dalle tasse, ma anche che qualsiasi malfattore condannato sulle terre della chiesa avrebbe dovuto pagare un'ammenda al vescovo.

La generosità del re li avrebbe arricchiti molto più di quanto avrebbero potuto sperare se fosse salito al trono un uomo fatto invece di un quindicenne inesperto. Valerio e i suoi vescovi avevano davvero di che stare allegri.

Quando venne convocato il nuovo consiglio reale, Karl il Sordo rimpiazzò nella carica di jarl il suo fratellastro Folke, di tendenze troppo anticlericali. Bengt Elinsson diventò maresciallo del regno, il nuovo vescovo Karl Magnusson di Linkòping fu nominato cancelliere e il nuovo lagman Eskil Magnusson entrò a far parte del consiglio così come il figlio di Ulvhilde,

Emund Jonsson.

Ingrid Ylva e Ulvhilde avevano quindi ottenuto



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