L'irritante questione delle camere a gas by Valentina Pisanty

L'irritante questione delle camere a gas by Valentina Pisanty

autore:Valentina Pisanty [Pisanty, Valentina]
La lingua: eng
Format: epub, mobi
editore: Bompiani
pubblicato: 2014-01-26T23:00:00+00:00


Cronologia

Per il momento seguirò la cronologia adottata da Höss in KiA, citando tutti i passi del capitolo VIII (“Comandante ad Auschwitz”) in cui vengono fornite delle coordinate temporali esplicite (nelle memorie di Höss i riferimenti temporali sono piuttosto scarsi e vaghi), mentre in un paragrafo successivo avanzerò un’ipotesi di ordine cronologico modificato.

Fine novembre

1940:

Höss fa il primo rapporto sullo stato dei lavori a Himmler;

1940-41: gli ostaggi polacchi vengono liquidati mediante fucilazione, impiccagione e iniezioni letali (per i malati); vengono liquidati i politruks russi e i commissari politici: su di loro il sostituto di Höss, Karl Fritzsch, adopera per la prima volta lo Zyklon B durante un’assenza del comandante;

marzo 1941: Himmler visita il campo e dice a Höss che Auschwitz deve diventare «un’immensa fabbrica di armamenti, occupando i prigionieri». Oltre al vecchio campo di Auschwitz, adattato per accogliere 30.000 prigionieri, vengono previsti un nuovo campo (Birkenau) per 100.000 prigionieri di guerra, nonché una fabbrica di caucciù (Buna) per 10.000 prigionieri;

estate 1941: Himmler emana disposizioni relative all’annientamento degli ebrei, secondo le quali tutti gli ebrei senza distinzione devono essere sterminati; successivamente queste disposizioni vengono modificate e Höss riceve l’ordine di selezionare gli ebrei abili al lavoro per sfruttarli nelle industrie belliche.

«Per volontà di Himmler, Auschwitz divenne il più grande centro di sterminio di tutti i tempi. Allorché, nell’estate del 1941, mi comunicò personalmente l’ordine di allestire ad Auschwitz un luogo che servisse allo sterminio di massa, e di realizzare io stesso tale operazione, non fui in grado di immaginarne minimamente la portata e gli effetti» (Höss 1958: 127);

1942: dal 1942 gli ebrei costituiscono «la massa principale dei prigionieri di Auschwitz»;

viene dato l’ordine di trasportare ad Auschwitz tutti gli zingari del Reich;

inizio 1942: arrivo al campo dei principali contingenti di prigionieri polacchi;

primavera 1942: giungono ad Auschwitz «i primi trasporti di ebrei dall’Alta Slesia, tutti individui da sterminare»;

«Nella primavera del 1942 centinaia di uomini e donne nel fiore degli anni andarono così alla morte tra i frutteti in fiore della fattoria, nella camera a gas, senza per lo più intuire nulla» (Höss 1958: 133);

estate 1942: un gruppo di sopravvissuti del contingente russo tenta una fuga in massa; alcuni vengono catturati e uccisi, ma altri riescono a fuggire;

luglio 1942: per la seconda volta, Himmler ispeziona il lager, e visita il campo degli zingari (dando l’ordine di annientarli dopo aver selezionato gli abili al lavoro: l’operazione durerà due anni);

Himmler decide che le prigioniere “verdi” (le criminali) sono «particolarmente indicate a diventare kapos delle donne ebree»;

1943: giunge l’ordine generale di inviare tutti i polacchi nei campi che si trovano nel Reich.

Nel novembre 1943, su disposizione di Oswald Pohl, i campi compresi nell’area di Auschwitz vengono divisi in tre unità amministrative autonome: Auschwitz I, Auschwitz II (Birkenau) e Auschwitz III (Monowitz e i campi di lavoro esterni). Höss cambia mansioni, e tra il novembre 1943 e il maggio 1945 esercita il ruolo di capo servizio all’Ispettorato dei campi di concentramento, mentre Arthur Liebehenschel diventa il nuovo comandante di Auschwitz I.

Nel 1944 gli Alleati bombardano i campi e il sistema concentrazionario comincia a sfaldarsi.



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