Lo Stato. Breve storia del Leviatano (Italian Edition) by Barclay Harold B

autore:Barclay Harold B. [Sconosciuto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Eleuthera
pubblicato: 2014-02-28T23:00:00+00:00

Redistribuzione

Ci sono tre diverse tipologie di scambi economici: la reciprocità, la redistribuzione e il mercato.

La reciprocità è la tipologia universale di scambio economico nelle società umane ed è anche la più antica. È una tipologia che attiene al dono, per cui si fornisce un prodotto o un servizio a qualcuno con l’accordo, generalmente implicito, che in futuro il donatore riceverà in cambio qualcosa di valore equivalente. La reciprocità può essere immediata o ritardata. È abbastanza verosimile che la reciprocità immediata sia quella più diffusa tra i mammiferi. I cavalli e le scimmie, per esempio, si puliscono reciprocamente. Anche gli esseri umani praticano questo tipo di reciprocità, ma dato il loro maggior sviluppo mentale sono in grado di ricordarsi i dettagli e questo li porta a praticare anche la reciprocità ritardata. George si ricorda che due anni fa Stanley ha contribuito con cento dollari al matrimonio della figlia di George. Ora Stanley deve fare dei lavori in casa e George si sente in dovere di contribuire alle riparazioni in maniera equivalente. La reciprocità sopravvive anche nella nostra società odierna dominata dal mercato. L’anno scorso mia sorella mi ha mandato un regalo di Natale e così quest’anno io gliene manderò uno aspettandomi che lei faccia lo stesso. Tra le altre cose, la reciprocità mette in evidenza che non esistono regali gratuiti. Si tratta di un metodo di scambio egualitario che non ha bisogno di un’organizzazione gerarchica.

La redistribuzione comporta invece la gerarchia, quanto meno in una forma elementare. È infatti necessario che un certo numero di individui accumuli un qualche tipo di ricchezza in un dato luogo e che una persona sia incaricata della sua redistribuzione. Come nel caso della reciprocità, anche qui c’è un’apparente donazione, soprattutto nelle sue espressioni più semplici.

Il problema con il concetto di redistribuzione è in parte la sua eccessiva genericità in quanto comprende un’ampia gamma di attività. In Nuova Guinea, per esempio, un big man dà i suoi maialini al vicino sotto forma di prestito e, una volta che sono cresciuti, gli chiede di contribuire al banchetto rituale da lui patrocinato grazie al quale intende aumentare il proprio prestigio. Il potlatch era una cerimonia molto diffusa anche tra gli indiani della costa nordoccidentale americana. I parenti del big man avevano l’obbligo di contribuire con cibo e altri beni a una grande festa, il potlatch appunto, al culmine della quale il big man distribuiva «regali» ai convenuti. In questo modo, egli acquisiva non solo prestigio ma anche importanti titoli onorifici, e il prestigio era tanto maggiore quanto più riusciva a superare in «generosità» qualsiasi rivale, a «schiacciarlo» con i suoi doni.

Nel caso degli Stati arcaici del Medio Oriente come l’Egitto, la modalità della redistribuzione era più complessa. Ai contadini era richiesto di consegnare una parte del loro raccolto in un magazzino locale. Lo Stato egizio aveva costruito in tutto il paese una rete di magazzini di stoccaggio e il cibo che non veniva consumato localmente veniva inviato ai depositi centrali della corte reale. Mentre in Nuova Guinea e sulla

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