Matteucci Franco - 2017 - Delitto con inganno. Le indagini dell'ispettore Santoni by Matteucci Franco

Matteucci Franco - 2017 - Delitto con inganno. Le indagini dell'ispettore Santoni by Matteucci Franco

autore:Matteucci Franco [Matteucci Franco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General
ISBN: 9788822701084
Google: E-gdvgAACAAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2017-02-14T23:00:00+00:00


L’ispettore Marzio Santoni iniziò immediatamente a cercare un filo logico. Non era facile capire i motivi per cui il corpo senza vita dell’amico fraterno Luigi Vallesi si trovasse ai suoi piedi, in quel luogo sperduto, il giorno della Befana. Escludendo l’ipotesi, almeno per il momento, che il corpo del commissario fosse stato trasportato da qualcuno fin lassù, l’unica conclusione era che Luigi ci fosse andato di sua spontanea volontà. Era lui che aveva deciso di trascorrere una notte in quell’albergo semidistrutto sulle pendici del monte Sassone e si era vestito da alpinista, portando con sé un sacco a pelo. L’aspetto che rendeva strana la sua scelta era di aver preferito proprio la stanza numero 28, l’unica a cielo aperto – il tetto in quel punto era stato squarciato dalla frana – e quindi la più esposta al freddo. Vallesi doveva immaginare che dormire all’addiaccio nelle sue condizioni di salute poteva essergli letale.

Le domande si accavallavano senza una risposta.

Improbabile che si trattasse di un suicidio. Il commissario combatteva la sua battaglia per la vita, con rabbia, non sarebbe stato nel suo stile. E poi per quale motivo mettere in piedi un simile apparato scenico in un posto spettrale e lontano dal mondo? Santoni respinse quell’idea, l’ipotesi insultava la memoria dell’amico.

Procedette con maggior criterio. Più probabile che una persona avesse sollecitato un abboccamento con il commissario, precisamente in quel luogo. E Luigi ci si era recato con materiali termici per affrontare il freddo. Si era infilato dentro il sacco a pelo non per dormire ma per attendere quell’incontro. Conoscendo bene il commissario, era plausibile che Luigi Vallesi avesse scoperto una pista importante che partiva o arrivava in quel punto preciso dell’Hotel Miramonti. E l’unica maniera per verificarlo era di soggiornare quanto più a lungo possibile in quel luogo. Durante la notte poteva essere accaduto qualcosa di terribile che lo aveva terrorizzato. Ed era morto per lo choc, lasciando nel suo sacco a pelo un segreto che Santoni forse non avrebbe mai scoperto.

Vallesi, da quando era stato messo a riposo, veniva a Valdiluce con in testa un solo obbiettivo, chiarire una volta per tutte il giallo della scomparsa di Clara Meynet e del pastore Giacomo Cecchini. Quell’indagine archiviata quindici anni prima “…perché rimasti ignoti gli autori del delitto” era una cicatrice che non aveva mai smesso di pulsare nella mente di Vallesi così come nel cuore di Lupo Bianco. Forse nella stanza numero 28 potevano esserci elementi significativi legati a quel mistero ancora irrisolto…

Lupo Bianco fu interrotto dall’arrivo di Emanuela Gentili, la proprietaria dell’Hotel Excelsior, l’albergo dove soggiornava il commissario. Era stata convocata dallo stesso Santoni. Di fronte al cadavere la donna sbottò commossa: «Oh mio Dio, cosa gli hanno fatto? Perché… perché?».

Emanuela era una giovane ragazza, piuttosto prosperosa, che indossava sempre un vestito tirolese, in questo caso ci aveva aggiunto sopra una giacca a vento imbottita e un cappellino colorato. Si mise a piangere. Era stata lei che aveva dato l’allarme della scomparsa del commissario.

Singhiozzando, disse: «Avevo avuto un presentimento. Negli ultimi giorni Luigi si comportava in maniera strana…».



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