Mistero Medjugorje by Antonio Socci

Mistero Medjugorje by Antonio Socci

autore:Antonio Socci
La lingua: ita
Format: epub
editore: A.D.A. - Anonymous Digital Amanuensis
pubblicato: 2005-07-15T00:00:00+00:00


Capitolo 18 «Come fai ad essere così bella?»

Ma com'è lei? Che aspetto ha la giovane donna che dal 1981 appare a Medjugorje? E come si comporta, quale temperamento rivela, qual è il suo modo di parlare e di guardare, di pregare e di cantare, di abbracciare e di piangere, di sorridere e (quasi) di danzare per la felicità? Le descrizioni dei sei veggenti sono univoche. «La Madonna si presenta come una meravigliosa ragazza di circa vent'anni»1, alta (attorno a) 1 metro e 70, un fisico slanciato, capelli neri e ondulati, ha occhi spiccatamente azzurri («di un azzurro straordinario, mai visto prima»), sopracciglia delicate, normali, nere. Ha il volto regolare, leggermente rosato su zigomi e guance (forse quando sorride appaiono impercettibili fossette ai lati delle labbra), naso piccolo, bello e proporzionato. Non è sempre sorridente, ma è come se il suo sorriso restasse ogni istante «sotto pelle», perché traspare continuamente in lei «una beatitudine indescrivibile». Ce «una luce che l'accompagna sempre», che la illumina e che emana da lei.

Tutti i sei veggenti concordano su un giudizio: è la creatura più bella che abbiano mai visto. E abbacinante (come risulta evidente a chiunque guardi i ragazzi mentre sono incantati di fronte a lei). La forza di attrazione del suo volto annulla ogni altra cosa, percezione o interesse, cosicché i ragazzi fin dai primi giorni erano preoccupati solo di non poterla vedere più, che non apparisse più; e superavano qualsiasi minaccia o ostacolo pur di rivederla.

«Ci siamo in un certo senso innamorati di lei - racconta Marija - specialmente all'inizio non dico che eravamo dipendenti, tuttavia, la bellezza del suo viso e la sua voce quando parlava ci attiravano».

Degli occhi di questa giovane ragazza, in particolare, Jakov dice: «Non basta dire che sono azzurri». Il fatto è che «nei suoi occhi si vede tutta la bellezza che la Madonna può trasmettere, tutta la bontà di una madre, tutto l'amore di una madre, tutto ciò che di bello una madre desidera per suo figlio»2.

E lo sguardo della ragazza che fu madre di Gesù. Uno splendido endecasillabo di Dante dice che sono «gli occhi da Dio diletti e venerati» (Paradiso, XXXIII, 40). Gli occhi di cui Dio stesso si è innamorato, gli occhi che Gesù bambino ha guardato, incantato. Ma la bellezza di quegli occhi splende di santità. Un giorno Jakov le ha chiesto: «Come fai ad essere così bella?». Lei ha risposto col suo sorriso: «Sono bella perché amo. Anche voi, figli miei, se volete essere belli, amate!». Infatti «quando pregate voi siete molto più belli», perché si diventa colui che si guarda con amore (infatti, dice la Madonna, «la preghiera è ciò che il cuore umano desidera», 25.11.1994).

Dunque nel suo caso si tratta di una bellezza molto particolare, anzi: decisamente unica, perché è una bellezza fisica inondata di grazia, trasfigurata, che fa trasparire una real-ta profondissima e luminosa, la bellezza stessa di Dio, per questo esercita un'attrattiva irresistibile sugli uomini il cui essere è sete di Dio, sete di questa Bellezza che è



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