Ortega y Gasset by La ribellione delle masse

Ortega y Gasset by La ribellione delle masse

autore:La ribellione delle masse
La lingua: it
Format: mobi, epub
pubblicato: 2012-11-30T02:55:38+00:00


14 . "Chi comanda nel mondo?"

La civiltà europea - ho ripetuto più di una volta - ha prodotto automaticamente la ribellione delle masse. A sua volta il fenomeno di questa ribellione presenta un lato ottimo; l'abbiamo già visto: la ribellione delle masse è uno stessa cosa con il prodigioso accrescimento che la vita umana ha sperimentato nel nostro tempo. Ma il rovescio dello stesso fenomeno è pauroso; guardata sotto questo aspetto, la ribellione delle masse è una stessa cosa con la radicale demoralizzazione dell'umanità. Consideriamola adesso da nuovi punti di vista .

1. L'essenza o indole di una nuova epoca storica è la risultante di variazioni interne - dell'uomo e del suo spirito - o esterne, formali e meccaniche. Tra queste ultime, la più importante, quasi senza dubbio, è la dislocazione del potere.

Però ciò porta con sé una dislocazione dello spirito .

Per questo, nell'affacciarsi sul paesaggio di un'epoca con il desiderio di comprenderla, una delle nostre prime domande deve essere questa: «Chi comanda nel mondo in quel tempo?»

Potrà avvenire che in quell'epoca l'umanità sia dispersa in vari pezzi, che tra loro non possono comunicare e formino mondi interni e indipendenti. Al tempo di Milziade (1), il mondo mediterraneo ignorava l'esistenza dell'estremo mondo orientale. In casi simili dovremmo rivolgere la nostra domanda

- «Chi comanda nel mondo?» - a ogni gruppo di convivenza.

Però a partire dal secolo sedicesimo, tutta l'umanità è entrata in un gigantesco processo d'unificazione, che ai nostri giorni è arrivato al suo limite estremo. Ormai non c'è angolo dell'umanità che viva in disparte - non ci sono più isole d'umanità. Pertanto, da quel secolo può dirsi che chi comanda nel mondo esercita, effettivamente, il suo influsso autoritario su tutta la sua superficie. Tale è stato il ruolo del gruppo omogeneo formato dai popoli europei durante tre secoli.

L'Europa comandava, e, sotto l'unità del suo comando, il mondo viveva con uno stile unitario, o, per lo meno, progressivamente unificato .

Questo stile di vita suole denominarsi «Età moderna», nome grigio ed inespressivo sotto cui si cela questa realtà: l'epoca dell'egemonia europea .

Per «comando» non s'intende qui principalmente esercizio di potere materiale, di coercizione fisica. In questa sede noi cerchiamo di evitare proposizioni sciocche, almeno quelle più grossolane e patenti. Ebbene, dunque: questa relazione stabile e normale fra uomini che si chiama «comando» "non risiede mai nella forza", bensì il contrario: poiché un uomo o un gruppo di uomini esercita il comando, tiene a sua disposizione questo apparato o macchina sociale che si chiama «forza». I casi in cui a prima vista sembra che la forza sia il fondamento del comando, si rivelano alla luce d'una ulteriore analisi come i migliori esempi per confermare quella tesi. Napoleone diresse in Ispagna un'aggressione, sostenne questa aggressione durante un certo tempo; ma non «comandò» propriamente in Ispagna neanche un sol giorno. E questo perché ricorreva alla forza e precisamente perché ricorreva soltanto alla forza.

Conviene distinguere tra un fatto o un processo d'aggressione e una situazione di comando. Il comando è l'esercizio normale dell'autorità. Il quale si fonda



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