Patrizi, informatori, barbieri by Filippo De Vivo

Patrizi, informatori, barbieri by Filippo De Vivo

autore:Filippo De Vivo [De Vivo, Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2016-10-13T22:00:00+00:00


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Così, proprio come avevano scommesso gli stampatori che pubblicarono i libelli dell’Interdetto in migliaia di copie, le “cose del mondo” riscuotevano davvero un’attenzione diffusa. Quanto abbiamo visto acuirsi durante l’Interdetto vale per un periodo molto più lungo: tra Cinque e Seicento gli affari pubblici – non solo i pettegolezzi privati – coinvolsero i gruppi sociali più diversi e per i motivi più disparati: dalla curiosità e dall’interesse al tornaconto personale e agli affari. Naturalmente non siamo di fronte a un’opinione pubblica omogenea o unanime: ma non c’è dubbio che a Venezia in questo periodo un pubblico ampio ed eterogeneo aveva numerosi e molteplici spazi, occasioni, mezzi e ragioni per informarsi e farsi delle opinioni. Nei capannelli di strada proprio come nei ridotti dell’arena politica e nei consigli di governo, persone diverse per orientamento o appartenenza sociale potevano scontrarsi o accordarsi su questioni delle quali, per principio, non avrebbero dovuto sapere niente. Alle volte gruppi di simili vedute potevano ritrovarsi in luoghi precisi, come quella farmacia presso Santa Maria Formosa dove “pare che si riducano persone non così ben affette alla serenissima Republica” e altri “dipendenti dalla fattion spagnola”.181 Ma in generale, quello che colpisce della comunicazione politica è la sua eterogeneità continua e imprevedibile.



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