Pennati Giovanni - 2018 - Gli angeli non hanno memoria by Pennati Giovanni

Pennati Giovanni - 2018 - Gli angeli non hanno memoria by Pennati Giovanni

autore:Pennati Giovanni
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Romance, Classics, General, Fiction
ISBN: 9788828388623
editore: Gianni
pubblicato: 2015-08-29T22:00:00+00:00


Non c’era un modo per andare più piano? L’ospedale era fuori città e considerato il sabato sera e quel poco di traffico, aveva calcolato un buon quarto d’ora di chiacchierata, ma gli sembrava non bastasse affatto. Erano solo loro due adesso, non perché lui le avesse chiesto di uscire, non perché lui indossasse la maschera dell’adulatore, del cavaliere, non c’erano posizioni di debolezza, nessuno doveva vincere, nessuno doveva perdere. È il caso la carta migliore per presentarsi a una donna, trovarsi lì per una fermata in comune, proprio nel punto desolato di una solitudine inevitabile, attendersi sul punto in cui due linee partite lontane hanno deciso di incontrarsi. L’uomo che la spunta sugli altri è solo chi massimizza l’occasione: il compagno di un corso di ballo più bravo degli altri, chi riesce a spiegare una strada come il tragitto per Eldorado, chi ha la sigaretta pronta e l’accendino più prestante, chi ha gli appunti più completi di una lezione noiosa, chi è presente senza richiedere niente in cambio, chi si ricorda sempre ogni ricorrenza, chi ti sa sorprendere per una passione comune.

<< Comunque il tuo nome me lo ricordavo … volevo prenderti in giro.>>

<<Guarda che non mi sono mica offeso, è normale non ricordarsi subito un nome, soprattutto dopo che ci si presenta, capita sempre, si chiama shock emotivo.>>

<< Ah sì?>>

<< Sì quando qualcuno ti dice un nome e tendi la mano, entri in contatto con una intimità nuova, sei concentrato sul fare bella figura, sul dare una bella stretta, sull’idea che l’altro si sta facendo di te. Tutto questo produce uno shock e molte volte ci dimentichiamo del nome dell’altro praticamente subito.>>

<< È vero che tu sei mezzo psicologo. Buttafuori psicologo giusto?>>

<< Già.>>

<< Scusami non sono tanto simpatica stasera. È che ho litigato con mio padre.>>

<< Perché non sei rimasta fino alla fine?>>

<< Proprio così. Dice che se vinco farà proprio una bella figura, ha organizzato la serata, ha fatto vincere la figlia, e lei non si presenta neanche.>>

<< Si vedeva che eravate un po’ in lite.>>

<< Tu capisci sempre tutto! Allora dimmi cosa sto pensando adesso … >>

<< Stai pensando se ne vale ancora la pena.>>

<< Di fare?>>

<< Tu non sai se vuoi ancora cantare.>>

L’aveva sparata grossa, si era lanciato nella nebbia pura, la foresta tenebrosa: la mente di una donna. Lei glielo aveva chiesto e lui ci aveva provato. Spesso il trucco è essere decisi, ed usare un pensiero che metta davvero in difficoltà. Magari chi ti sta davanti sta ragionando su tutt’altro, tipo se si è ricordato di spegnere il gas prima di uscire, o se ha avuto premura di lasciare fuori il gatto e se magari adesso non rischia di trovarsi il divano completamente scagazzato. Ma se tu gli spiattegli senza battere ciglio una indecisione profonda, una preoccupazione che non sa confessare realmente nemmeno a se stesso, allora sarà pronto a giurarti di aver fatto centro.

<< Va bene, mi hai fregato anche questa volta.>>

<< Ma io non voglio fregarti, solo che proprio non ti capisco, come mai ti fa così paura cantare?>>

<< Non è che mi fa paura, mi sembra che non basti.



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