Spazi e poteri by Paolo Sellari Claudio Cerreti Matteo Marconi

Spazi e poteri by Paolo Sellari Claudio Cerreti Matteo Marconi

autore:Paolo Sellari, Claudio Cerreti, Matteo Marconi
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Manuali di base
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2019-03-11T16:00:00+00:00


11.3. Le «evoluzioni alternative»

Superate le conflittualità ideologiche degli anni Sessanta e Settanta, dai decenni successivi molti economisti e sociologi identificarono tracciati per superare la rigidità dei paradigmi del modernismo e delle posizioni neomarxiste che avevano posto come prioritaria per l’azione sociale la prospettiva economicistica e produttivistica. Si affermarono via via posizioni intellettuali fondate sull’educazione, sul cambiamento lento ma necessario per condurre allo sviluppo guidato dal basso. Tra i maggiori esponenti di tali correnti di pensiero vi furono Gilbert Rist e Serge Latouche. Il primo riteneva che lo sviluppo economico, dove si è imposto, lungi dal migliorare le sorti dell’umanità e del pianeta, le ha aggravate notevolmente approfondendo le ingiustizie sociali preesistenti, generando nuovi meccanismi di esclusione a danno della maggioranza, minacciando gli equilibri ecologici (deforestazione e desertificazione, effetto serra, estinzione di specie animali e vegetali, ecc.), trascinando verso un produttivismo frenetico che ha comportato lo sradicamento di popoli e culture (Rist, 1997).

Anche Latouche fu critico verso la crescita economica al punto di non condividere nemmeno il concetto di sviluppo sostenibile, in quanto espressione contraddittoria che rappresenterebbe un tentativo di far sopravvivere la crescita economica in nome del benessere dei popoli. Egli si concentrò su una strategia di decrescita incentrata sulla sobrietà, sul senso del limite, sul riciclo e sul riutilizzo, sull’equità dell’accesso alle risorse. Latouche dichiarò apertamente di essere un «obiettore di crescita», contrario a quella che definì «la religione imperante della crescita», che costringe a ricercare, in modo irrazionale e distruttivo, uno sviluppo economico continuo e fine a sé stesso. L’economia, così intesa, riuscirebbe a funzionare solamente attraverso un aumento continuo del PIL, comportandosi «come un gigante che non è in grado di stare in equilibrio se non continuando a correre, ma così facendo schiaccia tutto ciò che incontra sul suo percorso» (Latouche, 2007). Un sistema di questo tipo è del tutto insostenibile sotto il profilo ecologico, perché destinato a scontrarsi con una limitatezza di risorse, e sociale, poiché, pur offrendo all’uomo (quello occidentale) ogni agio e comfort, lo condanna a uno stile di vita frenetico, di perenne insoddisfazione e tale da generare una società malata di ricchezza, impregnata di diseguaglianze e ingiustizie. La decrescita auspicata da Latouche costituisce un’alternativa non solo economica, ma anche esistenziale, che permette di uscire radicalmente da questo sistema autodistruttivo. Non casualmente l’espressione con cui essa è tipicamente presentata è proprio «decrescita felice» che vuole un arretramento del PIL in favore di un aumento di benessere, inteso da Latouche come un bien vivre che tiene conto di aspetti immateriali e normalmente dimenticati, quali la cultura, il tempo libero, le relazioni umane, la riscoperta di creatività e convivialità attraverso una rivisitazione di concetti come «ricchezza» e «povertà», «rarità» e «abbondanza».

Le posizioni dell’economista francese si collocano in una più ampia riflessione sul rapporto tra approcci dall’alto e dal basso. Se le teorie precedenti avevano posto al centro del dibattito sullo sviluppo i processi di industrializzazione, dagli anni Ottanta in poi molti studiosi hanno rivolto la loro attenzione all’approccio dal basso o dei bisogni essenziali, inteso come



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.