Tabucchi Antonio - 1983 - Donna DI Porto Pim by Tabucchi Antonio

autore:Tabucchi Antonio
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788838912696
editore: Sellerio di Giorgianni
pubblicato: 1996-06-14T22:00:00+00:00

1. Dei cetacei

Art’ 1. Il presente regolamento è valido per la pesca dei cetacei sottoindicati, quando essa si effettui nelle acque territoriali del

Portogallo e delle isole che gli appartengono:

Capodoglio, Physeter catodon

(Linnaeus).

Balena comune, Baloenoptera physalus (Linnaeus).

Balena azzurra, Baloenoptera

musculus (Linnaeus).

Balena nana, Baloenoptera

acustorostrata (Linnaeus).

Balena gobba o “Ampebeque”, Megaptera nodosa (Linnaeus).

2. Delle imbarcazioni

Art’ 2. Le imbarcazioni impiegate nella caccia sono le seguenti: a) Scialuppe baleniere.

Imbarcazione a chiglia scoperta, con propulsione a remi o a vela,

utilizzate nella caccia propriamente detta per arpionare o ammazzare i cetacei.

b) Lance. Imbarcazioni a

propulsione meccanica utilizzate per l’assistenza alle scialuppe baleniere, per il rimorchio di tali imbarcazioni e dei cetacei uccisi. Possono eventualmente svolgere funzioni di caccia, circondando e arpionando i cetacei, quando se ne presenti la necessità e nei termini del presente regolamento.

Art’ 44. A termine di legge le dimensioni delle scialuppe baleniere sono fissate secondo le seguenti misure: lunghezza, da 10 a 11,50

metri; larghezza, da 1,80 a 1,95

metri.

Art’ 45. Le lance non possono avere un peso inferiore alle 4 tonnellate e una velocità inferiore agli 8 nodi.

Art’ 51. Oltre agli utensili e agli attrezzi indispensabili alla caccia, tutte le imbarcazioni baleniere devono tenere a bordo le seguenti cose: un’ascia per tagliare il cavo dell’arpione ove se ne presenti la necessità; tre bandierine: una bianca, una azzurra e una rossa; una scatola di biscotti; un recipiente con acqua dolce; tre torce luminose di tipo Holmes.

3. Dell’esercizio della pesca Art’ 54. è espressamente proibito praticare la caccia ai cetacei con meno di due imbarcazioni.

Art’ 55. è proibito lanciare

l’arpione quando le imbarcazioni si trovino a una distanza tale l’una dall’altra da non potersi prestare soccorso mutuamente in caso di sinistro.

Art’ 56. In caso di sinistro tutte le imbarcazioni che si trovino nei paraggi dell’incidente dovranno prestare aiuto ai sinistrati, anche se a tal uopo sarà necessario

interrompere la caccia.

Art’ 57. Se un uomo dell’equipaggio dovesse cadere in mare durante le operazioni di caccia, il mastro dell’imbarcazione nella quale l’incidente si sia verificato farà cessare ogni operazione, procedendo eventualmente alla recisione del cavo e occupandosi esclusivamente del recupero del naufrago.

Art’ 57 A. Se sul luogo

dell’incidente si trovasse

un’imbarcazione comandata da un altro mastro, essa non potrà rifiutare l’assistenza necessaria.

Art’ 57 B. Se l’uomo caduto in mare fosse il mastro, il comando passa all’arpioniere, al quale spetta far eseguire il regolamento di cui all’art’ 57.

Art’ 61. La direzione della caccia spetta al mastro più anziano, salvo accordo contrario dichiarato in precedenza.

Art’ 64. Nel caso che in mare o sulla costa venissero trovati cetacei morti o agonizzanti, chi li trova deve comunicare immediatamente il fatto alle autorità marittime le quali si incaricheranno di procedere a verifica atta a rinvenire eventuali arpioni immatricolati. In caso positivo i cetacei saranno consegnati ai legittimi proprietari degli arpioni.

Il ritrovatore avrà diritto a un compenso che sarà liquidato nei termini dell’art’ 685 del Codice Commerciale.

Art’ 66. è espressamente proibito lanciare sui cetacei arpioni sciolti (non assicurati alla barca col cavo) qualsiasi siano le circostanze, e chi lo fa non acquisisce alcun diritto sul cetaceo arpionato.

Art’ 68. Nessuna imbarcazione potrà, senza previa

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