VAB864 Marco Buticchi by Marco Butichi

VAB864 Marco Buticchi by Marco Butichi

autore:Marco Butichi [Nica, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781976757334
pubblicato: 2017-12-29T00:00:00+00:00


14

Un labile indizio, frutto della collaborazione tra i servizi segreti alleati, fa convergere i sospetti su una società con sede nel centro di Zurigo. Il professor Grosse e Rena, nel corso di un appostamento, apprendono che la sede della Società Anonima Tolles Geschäft è frequentata dal generale delle SS Braumer e dalla sua amante Malka Orly.

Ma il pedinamento costerà caro al professore: catturato dai nazisti sceglierà una fine eroica piuttosto che rischiare di svelare sotto tortura l’identità degli agenti britannici in Baviera.

Rena rimase appostata nei pressi della casa del professore per alcune ore. Poi, finalmente, decise di rischiare. Estrasse le chiavi dell’appartamento ed entrò. Tutto era come l’avevano lasciato. La donna mosse con qualche esitazione il meccanismo che sbloccava la libreria. Nella stanza segreta c’era molto materiale. Decise che avrebbe cercato di portare via quello che riteneva più importante, secondo una sua scala di priorità: la ricetrasmittente innanzitutto. Accese la stufa e incominciò a riempirne la bocca di fogli. Impiegò circa due ore a falsificare un proprio documento di identità: quelli in suo possesso erano ormai inservibili. Racchiuse quindi alcuni faldoni in una borsa e prese la valigia contenente la radio. Lasciò la libreria aperta e cercò di dare alla stanza segreta la parvenza di una normale camera da letto: forse i nazisti si sarebbero lasciati trarre in inganno.

Ridiscesa in strada si rese conto che adesso sarebbe cominciata la fase più impegnativa: sfuggire alla cattura senza avere neppure un rifugio sicuro.

Rena conosceva il suo referente e possedeva i codici per contattare il SOE a Londra.

Per prima cosa si recò al solito caffè all’angolo tra Blumenstrasse e Corneliusstrasse e chiese al proprietario se avesse visto Marius.

«Se lo vedo gli dico che lo ha cercato», rispose l’uomo dietro al bancone.

Quella domanda innocua rappresentava una richiesta urgente di contatto per il giorno successivo a un orario prefissato. E puntuale, l’indomani Rena si fece trovare al caffè. Marius era già lì.

«Hanno preso il professore», disse la giovane.

«Dove?»

«In Svizzera. A Zurigo. Stavamo seguendo un generale nazista e ci hanno intercettati. Lo hanno caricato su un’auto. Non ho più sue notizie da allora.»

«Non credo le avrai facilmente. Di solito non si sa nulla degli arrestati per mesi. A volte per sempre. Sei riuscita a salvare qualcosa?»

«La radio e i documenti che reputavo più importanti. Ho distrutto, spero, tutti gli altri.»

«Bene! Ma adesso che farai?»

«Ancora non lo so. Ho prelevato il fondo cassa del professore. Ho abbastanza denaro per andare avanti almeno un mese. Nel frattempo potrei cercare casa e un impiego.»

«Adesso toccherà a te prendere il posto di Grosse. Lui era il capo della nostra organizzazione a Monaco. Era l’unico a conoscere la vera identità di tutti i componenti. Speriamo che non lo costringano a parlare con la tortura.»

«Le ultime parole che mi ha detto sono state che avrebbe preferito la morte piuttosto che tradirci. Non so se mai sarò all’altezza di Grosse. Preferirei...»

«Sei l’unica che è rimasta accanto al professore negli ultimi tempi: hai avuto modo di conoscere il suo modo di operare. Non ho dubbi sulle tue capacità: hai coraggio da vendere.



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