Heath Lorraine - 2018 - Un duca per Gillie Trewlove by Heath Lorraine

Heath Lorraine - 2018 - Un duca per Gillie Trewlove by Heath Lorraine

autore:Heath Lorraine [Heath Lorraine]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B07RS3719S
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2019-05-19T22:00:00+00:00


La bella bocca di Thorne sulla sua le suscitava sensazioni sublimi. Con la lingua, lui tracciò il contorno delle labbra per fargliele aprire. Gillie si disse che avrebbe dovuto confessargli di non avere mai baciato nessuno né di averlo mai desiderato. Quel fuoco che li univa era puramente fisico; d'altronde lui era virile e stupendo, era impossibile non esserne attratta. Invece non riusciva a capire che cosa lui vedesse in lei. Forse era solo stanco di avere sempre intorno a sé fanciulle raffinate.

Ma poi la lingua di Thorne scivolò tra le sue labbra impedendole di ragionare oltre. Gillie aprì di più la bocca e si abbandonò alla sua passione sempre più sfrenata. Intuì istintivamente che lui si stava trattenendo, o perché avvertiva la sua inesperienza o perché era preoccupato per le escoriazioni che aveva sul volto. Le doleva la testa e maledisse la ferita perché era una distrazione sgradevole che le impediva di concentrarsi unicamente su di lui come avrebbe voluto.

Cercò di non pensare ad altro che all'intensità quasi scrupolosa con cui le esplorava la bocca. Il suo ringhio cupo la fece vibrare quando ricambiò prendendo l'iniziativa e gli insinuò la lingua tra le labbra, per intrecciarla con la sua, gustando il suo sapore unico. Ovviamente non aveva termini di paragone, ma era sicura che nessun uomo avesse una bocca altrettanto sensuale. Gli mise una mano sulla guancia e infilò l'altra tra i suoi capelli, scossa da un brivido voluttuoso quando le folte ciocche le accarezzarono le dita. Le strinse per trattenerlo e prolungare il bacio assorbendo il calore della vicinanza.

Era languida, abbandonata. Se fosse stata in piedi non le avrebbero retto le ginocchia e sarebbe piombata a terra, ma sarebbe stato bello cadere tra le sue braccia, contro quel corpo forte e virile.

Lui staccò la bocca dalla sua e scese verso il collo, provocandole una miriade di sensazioni estatiche. Aveva voglia di sentire le sue labbra sul seno... e anche più giù, sul ventre, dappertutto. Si sentiva lasciva, vogliosa, e non aveva la forza di respingerlo mentre lui le lambiva il collo, lo mordicchiava fino a scendere alla clavicola e succhiarla prima di risalire fino al mento.

Thorne si staccò da lei e la guardò negli occhi. Gillie fu sorpresa di vedere le sue iridi accese da una smania pari a quella che la invadeva. Aveva detto di non essere impaurita, ma ora la sua spavalderia era smentita dal terrore che provava.

Aveva paura che il desiderio avido che Thorne aveva acceso in lei non avrebbe mai potuto essere soddisfatto, che quel fuoco non si sarebbe mai spento ma l'avrebbe consumata.

Lui le mise un dito sotto il mento e le accarezzò con il pollice il labbro inferiore tumido per i suoi baci. «Non è finita qui tra noi, ma non intendo approfittarmi di una donna che potrebbe essere stordita dal colpo in testa.»

No, approfitta di me!, avrebbe voluto gridargli, però la sua lingua ebbe il buonsenso di rimanere ferma.

Thorne si alzò e aggiunse: «Avete un libro che possa leggervi?».

«Un libro?»

«Sì, devo



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