Tristan e Doralice - Un amore ribelle by Francesca Cani

Tristan e Doralice - Un amore ribelle by Francesca Cani

autore:Francesca Cani
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Romance, Historical Romance, Foreign Language Fiction, Foreign Languages, Historical, Literature & Fiction, Italian
editore: Leggereditore
pubblicato: 2015-09-16T22:00:00+00:00


15

Tristan cavalcava davanti a lei, l’ampia schiena e il capo dai capelli arruffati formavano un arco di fianco al collo possente del cavallo; la sua espressione era intensa, mentre sussurrava parole dolci alle orecchie dell’animale e controllava le zampe. Doralice si sentì sollevata nel vederlo concentrato su qualcosa di concreto, il fisico coinvolto in azioni naturali e potenti.

«Ce la farai, ce la farai» lo sentì ripetere, il tono dolce.

Doralice sospirò e seguì i suoi movimenti. Tristan era diventato più grosso, le fasce muscolari del suo collo erano raddoppiate, segno che si nutriva a sufficienza – al contrario dei primi tempi in cui era raro che si saziasse, prendeva piccole porzioni di cibo e in genere le masticava con lo sguardo assente.

«Le piaci molto» osservò Doralice facendo un cenno per indicargli la giumenta.

«È una creatura incantevole e ha sopportato un lungo viaggio, le sono grato» disse, rivolgendole un sorriso appena accennato. «Ma ora dovremo fermarci e permetterle di riposare, preparerò anche un impiastro da applicarle sulla parte dolente e domani mattina controllerò la situazione. Se zoppicherà ancora cavalcherai insieme a me. Non saremo veloci e in caso di fuga saremo vulnerabili, perciò spero che si riprenda alla svelta.»

Avrebbe cavalcato fra le sue braccia, il solo pensiero le fece correre un brivido sulla pelle.

La prateria in cui procedevano era un oceano sterminato di erba scompigliata dal vento, le raffiche appiattivano gli steli e li rialzavano, fischiavano, ma non riuscivano a dissipare le colonne di vapore che si alzavano da alcuni avvallamenti all’orizzonte. Il sole del crepuscolo accompagnava con dolcezza la luce del giorno oltre gli abeti, lanciando lame di luce violacea in un cielo dai colori freddi.

«Siamo a Wisibada! Più della metà del percorso è ormai alle nostre spalle» gridò Jonas galoppando nella loro direzione e facendo sussultare Doralice. Il biondo sassone si alzò sulle staffe e si lasciò andare a un urlo di gioia selvaggia. Spronò il baio, arrivò accanto a loro alzando le zolle scure del terreno e si fermò, il petto scosso da respiri veloci. «Davanti a noi non ci sono pericoli, nessun drappello imperiale, solo qualche villaggio che non reca segni della presenza di milizie. Questo significa che farò un lungo, lunghissimo bagno caldo e non ci sarò per nessuno fino a che la mia pelle non ne potrà più dell’acqua.» Jonas se ne andò veloce come era arrivato.

«Congelerà» osservò Doralice.

Tristan rise e scosse il capo, gli occhi di colori diversi scintillarono di buonumore e le mozzarono il respiro con l’intensità dello sguardo che le rivolse.

«Siamo già stati qui, tanto tempo fa, e Jonas allora si comportò come un folle, un po’ come sta facendo ora. Wisibada è zona di sorgenti termali, mio fratello cercherà una pozza e resterà in ammollo per ore. Questa volta, purtroppo, non è in compagnia di Liese, sua moglie. Sappi che se lo fosse rischieremmo di perderlo per giorni» scherzò Tristan smontando agile da cavallo.

«Ho sentito il nome di questa donna molte volte, deve amarla tanto» osservò Doralice, e sorrise nel vedere Jonas assicurare le briglie del cavallo a un ramo e correre verso le colonne di vapore delle sorgive.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.