Brucia spada Vol. II by Ryotaro Shiba

Brucia spada Vol. II by Ryotaro Shiba

autore:Ryotaro Shiba [Shiba, Ryotaro]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-10-10T12:00:00+00:00


Il reclutamento a Nagareyama

«È stata una completa disfatta. Non ci posso credere, è un incubo!»

Kondō, disteso su un letto del centro medico di Kanda Izumibashi, proruppe in una risata tanto fragorosa quanto amara.

La sua voce era incolore.

Gli abitanti del suo paese natale, Minami Tama, erano venuti a fargli visita portando in dono degli ortaggi. Il sole del terzo mese splendeva attraverso le vetrate e la stanza era così calda da impregnarsi dell’afrore di sudore acido.

«Sono venuto fino a Kōshū e tutto quello che ho ottenuto è che se si riaprisse una vecchia ferita. Non sapevo che l’esercito governativo avesse già occupato il castello di Kōfu.»

«Circolano voci sull’avanguardia dell’esercito lealista che avrebbe già raggiunto Fukaya, a Bushū» disse uno degli astanti.

Era vero. Lo stato maggiore dell’esercito governativo aveva stabilito che il quindicesimo giorno del terzo mese il castello di Edo sarebbe stato attaccato.

Era il settimo giorno di quel mese. A Edo rimanevano pochi giorni di vita.

Nella stanza entrò Toshi; sembrava completamente esausto. Stava cercando Kondō, in ritirata verso Edo, e finalmente lo aveva rintracciato.

«Perdonami» disse Toshizō chinando il capo. Era andato fino a Kanagawa per chiedere rinforzi, ma non era riuscito a ottenerli.

«È colpa mia se ci hanno sconfitto.»

«Ma che dici!»

Kondō stava cominciando ad arrendersi alla situazione.

«Quand’anche avessimo ricevuto i rinforzi nel momento dell’attacco, sarebbe stato troppo tardi. Le forze lealiste provenienti da ovest erano troppo veloci. Si è trattato di una gara contro il tempo e tu non hai niente di cui rimproverarti.»

Di lì a poco, giunsero i membri dello Shinsengumi che si erano dispersi a Hachiōji, tra cui Harada Sanosuke, Nagakura Shinpachi, Hayashi Shintarō, Maeno Gorō e Nakajō Tsunehachirō.

«Ti abbiamo cercato a lungo» disse Nagakura. Voleva discutere dell’ipotesi di tornare all’attacco.

Harada, per parte sua, non si sentiva per niente demoralizzato per quella sconfitta subita.

Nagakura chiese se quella sera, dopo il tramonto, si sarebbero potuti riunire nella residenza di Ōkubo, segretario dell’ispettorato della Ristorazione, a Fukagawa Morishita.

“Ehilà, da quando Nagakura e Harada hanno preso il controllo della truppa?” si chiese Toshizō, intimamente contrariato. Ma poi, a ben rifletterci, si rese conto che non c’era più nessuna truppa. Allo stato attuale delle cose, ognuno faceva storia a sé. Ma anche in qualità di singoli individui, Nagakura e Harada continuavano a godere dello stato di guardie dello shōgun, e quindi di fatto erano importanti vassalli della casata Tokugawa.

A quella proposta di Nagakura, Kondō non dette l’impressione di essere infastidito. Si limitò ad annuire dicendo che per lui non c’era problema.

Quella sera, Kondō e Toshizō si recarono entrambi nella residenza di Ōkubo. Il padrone di casa, ora segretario dell’ispettorato della Ristorazione, era stato fino a poco tempo prima uno dei magistrati di Kyōto, quindi lo conoscevano bene.

L’incontro si tenne nel suo studio. Quando arrivarono c’erano già cinque o sei persone. Entrando, Kondō rivolse a tutti un rapido saluto e andò ad accomodarsi al posto d’onore.

Furono serviti stuzzichini e sakè.

In quel periodo, l’ex shōgun Yoshinobu risiedeva, come se si trovasse agli arresti domiciliari, presso il Kan’eiji di Ueno, senza però radersi il capo come facevano i monaci.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.