Il Demone by Alan D. Altieri

Il Demone by Alan D. Altieri

autore:Alan D. Altieri [Altieri, Alan D.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy Storico
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


«Alla vittoria...» Reinhardt ingollò un robusto sorso di acquavite e fece schioccare la lingua sulle labbra. «Eterna!»

Uccidi tutti gli uomini.

Reinhardt bevve di nuovo. Rivoli di acquavite gli colarono dagli angoli della bocca.

Sarai Dio!

«Ti ritieni eterno, Dekken?»

Reinhardt gorgogliò. L’acquavite andò giù dalla parte sbagliata. Bava e acquavite si dispersero sui mucchi di corpi.

Wulfgar torreggiava su di lui, sul Beccaio, sulla strage.

D’istinto, Reinhardt arretrò. La destra di Mundt si spostò sul calcio della pistola. Dietro di loro, nel carnaio, gli uomini della Eiserne Wache si inchiodarono.

«Dove...» Reinhardt ricacciò altro fiele nelle viscere. «Dove sono gli altri?»

«Quali altri?»

«La Legione Nera.» Reinhardt cercò l’unico occhio del Beccaio. «Il gruppo dell’assalto dal fiume.» Non lo trovò.

L’occhio del Beccaio vagava sulla distesa di morti. Il vento del nord fu nuovamente più forte. Altra polvere, altra cenere, altro fetore. Gli uomini della Eiserne Wache cominciarono a convergere.

«I miei...» Reinhardt riportò lo sguardo su Wulfgar «pretoriani.»

«Corpi nella corrente.»

«Vuoi dire... tutti?»

«Benvenuto alla guerra, Reinhardt.» Wulfgar diede di speroni. «Dove gli uomini cadono.» Portò il destriero in avanti. «Tutti.»

Mundt afferrò Reinhardt per un braccio. Lo tirò indietro. Entrambi quasi inciamparono sui cadaveri.

Wulfgar passò oltre.

«Wulfgar!» Reinhardt si strappò al Beccaio. «Noi non abbiamo finito!»

Wulfgar nemmeno si voltò. Seguì un percorso sinuoso tra i tumuli della strage.

«Eretico!...» Reinhardt aveva la bava alla bocca. «Fermati!»

Nessuna risposta. Wulfgar avanzò lungo il margine del vallum. Il cavallo urtò il vessillo Dekken. L’asta cadde sui corpi. Lo stendardo finì nella morchia.

Reinhardt emise un suono inarticolato. Grosse gocce di sudore lurido gli colavano lungo la faccia. Altro sudore gli appiccicava la giubba alla schiena.

Viktor Mundt gli andò di fronte. Tlin-tlin, tlin-tlin. Non era solo. Bondi, Icholtz, Nanìa, Olbers, Herr Röhm. Reiter della Eiserne Wache attorno a loro, stridente carapace di ferro.

L’unico occhio del Beccaio era in quelli di Reinhardt. «Da’ l’ordine, Dekken.»

Sulla collina della demolizione, corvi urlano.

La mano del Beccaio era sul calcio della pistola. «Da’ l’ordine ora!»

Wulfgar divenne un fantasma nella bruma della guerra.



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