Il banchetto del Medeghino by Andrea Vitali & Giancarlo Vitali

Il banchetto del Medeghino by Andrea Vitali & Giancarlo Vitali

autore:Andrea Vitali & Giancarlo Vitali [Vitali, Andrea & Vitali, Giancarlo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Cinquesensi Editore
pubblicato: 2023-12-23T00:00:00+00:00


Fare buon viso a cattivo gioco è arma sottile de’ potenti.

Cosa poteva fare, il Medeghino, d’altrimenti?

Alla notizia, il popolo festante accorse in massa

Ballando lieto al suon della grancassa

Cantando sotto le mura del castello

Che quello era per tutti il dì più bello

L’orrida Medeghina s’era sposata

Ogni sua ansia infin s’era quietata

Basta gorgheggi, non più colpi di testa

Era il momento ormai di fare festa.

E il Medeghino che non era sciocco

Per non rischiar la fine dell’allocco

Tra sé dovette ammetter la sconfitta

Anche se ciò gli die’ più di una fitta.

Quella mattina s’ingurgitò il magone

E quindi si affacciò dal suo balcone

Disse al quel popolo vociante

Che lo acclamava quale suo regnante

Di esser per sé e anche pel suo regno

Di avere nel cognato un uomo degno

E tanta la felicità che aveva in cuore

Che spinto a ciò dall’esser gran signore

Aveva dato ordini rigorosi

Che tutti festeggiassero gli sposi

Per una settimana tutti loro

Avrebbero sospeso ogni lavoro

“Per sette giorni dalla presente data

Neanche il suonare di una martellata!”

Tutti, dai servi ai primi cavalieri,

seduti assieme a levar alti i bicchieri,

seduti intorno ad una tavolata

per celebrar lo sposo e la sua amata.

Con alte grida il popolo rispose,

raggiunser tra le vette le più ascose

da lì planaron poi lente, leziose

sul lago mosso da piccole onde oziose.

Fu forse il Brocco o forse fu il Gelindo,

la storia non lo dice con certezza,

che le pescò in quel mattino lindo,

e le portò in paese con sveltezza.

“Dicon che nostro Signore Polidoro

Abbia sposato infine la sorella

E che grazie a codesta bagatella

Egli diventerà uno di loro”.

Toccò al buon vecchio frate, il padre Urbizio

Fare un appello: “Via, un po’ di giudizio”.

Se si dà ascolto a tutto ciò che il vento

Disperde per il mondo ogni momento

C’è il rischio che la vita, quella vera

Diventi solamente una chimera.

“Invece solleviamo il nostro cuore

In alto e preghiamo con ardore

Per ringraziar colui che ci ha permesso

Di riportare a casa con successo

Il nostro buon Signore Polidoro

Ch’è giovane aggraziato e uomo d’oro

e che di là, lungo quell’altra riva

dove si credon d’essere i migliori

tributino ogni onor alla loro diva

fin quando scopriran che i peccatori

giungono sempre a pagare il pegno

di ciò che hanno commesso senza ritegno.

Si tengano il Carmicola in finzione

Di Polidoro, e che sia per lor lezione!

Perché ricorda popol bellanese,

chi vuol fregarti infin paga le spese”.



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