Kiss me… Baby by Fabiana Andreozzi & Vanessa Vescera

Kiss me… Baby by Fabiana Andreozzi & Vanessa Vescera

autore:Fabiana Andreozzi & Vanessa Vescera [Andreozzi, Fabiana & Vescera, Vanessa]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2015-12-19T23:00:00+00:00


Capitolo 11

- Andrea -

Parlare con mio padre non è stato facile, farlo vacillare ancor meno. È dovuta intervenire Bianca, l’ha dovuto rabbonire con il suo modo di fare dolce e positivo, ha dovuto intercedere per me, mettersi in mezzo per evitare i nostri soliti scontri. Alla fine ci siamo riusciti. La madre di Luna è stata presa in una comunità di recupero, le cure finanziate da mio padre che ha pensato di scalarli dalla mia paghetta settimanale visto che è stata una mia idea. L’unica fortuna è Bianca che ha deciso di dividere la sua con me per permettermi di mettere quanto meno la benzina allo scooter. Sferro un calcio al pallone che finisce in porta sotto l’esultanza di Luca e Stefano.

Ho una rabbia dentro che non riesco a mettere a tacere. Odio mio padre, le sue futili convinzioni, il suo modo di rendermi la vita difficile ma allo stesso tempo odio me stesso che me la prendo quando Luna ha problemi ben più gravi. La fortuna è che è maggiorenne e può rimanere nel suo appartamento. Ha iniziato a lavare le scale nei condomini, oltre al lavoro saltuario al centro sociale, in qualche modo deve mangiare e io non posso aiutarla. Con i pochi euro di Bianca riesco a malapena a pagare la benzina e farmela durare per tutta la settimana e quando sgarro, quando, per un motivo o l’altro, accompagno Luna a uno dei suoi lavori perché altrimenti arriverà in ritardo mi ritrovo, a fine settimana, con il culo a terra e sono costretto a prendere l’autobus senza riuscire a pagarmi neanche il biglietto. La fortuna, per ora, mi ha assistito e sono riuscito anche a evitare qualche multa che mio padre mi scalerebbe altrimenti per i prossimi cinque anni di università. Perché con il cazzo vado a lavorare, mi faccio mantenere finché posso, tanto di lavoro qui in Italia non vi è neanche l’ombra e di perdere tempo in ricerche sterili non ne ho voglia.

Luna se ne sta sprofondata nel suo libro, non bada a nessuno, quando può evita di mettere gli occhialoni da bambina ma adesso, a guardarla bene le stanno bene anche quelli. Ha un viso dai lineamenti così delicati, i capelli che le spiovono lunghi a incorniciarlo e ora quella sottile linea di matita, regalata da Bianca, sugli occhi ne delinea il taglio un po’ orientale. È bella, così bella che appena la guardano mi verrebbe voglia di fare il diavolo a quattro. Simona è seduta accanto a lei e le parla, ma lei è così concentrata nei suoi dannati libri che credo non abbia sentito neppure una sillaba. Mi piacerebbe tanto che Luna si confidasse con l’amica; Simona ha un debole per me e non mi ci vorrebbe molto a farmi rivelare qualcosa in più sui sentimenti di Luna.

Una pallonata mi colpisce dritto nello stomaco e mi piego respirando a fatica.

«Che cazzo fai, Andre?» mi riprende Stefano guardandomi male.

«Che cazzo fate voi, ero distratto.»

«Lo abbiamo visto!» rincara la dose Luca. «Vuoi smetterla di fissarla? Non ti caga pari.



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