La Badessa by Jan Guillou

La Badessa by Jan Guillou

autore:Jan Guillou [Guillou, Jan]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-04-23T22:00:00+00:00


Capitolo VII

Con Sant'Olav nel Vàstergòtland arrivò il passaggio dal raccolto vecchio a quello nuovo. I granai erano vuoti, ma la mietitura era in piena attività e sarebbe finita per San Lorenzo, dodici giorni più tardi. Con quell'estate insolitamente calda il raccolto era in anticipo, tanto che il fieno era già stato tagliato. Ormai era passato un mese dal matrimonio di Arn e Cecilia ed era giunto il momento della terza messa di purificazione della sposa.

La prima si teneva il giorno dopo le nozze e la seconda una settimana dopo.

Più pura di quanto già non fosse non sarebbe certo diventata perché un prete avrebbe letto una preghiera e l'avrebbe spruzzata di acqua benedetta, pensava Cecilia. Provava una vergogna segreta per quella purezza che faceva fatica a confessare anche a se stessa, nei rari momenti di solitudine e di riflessione che aveva avuto in quel primo mese a Forsvik. Per assurdo, le sembrava che lei e Arn avessero commesso un peccato non essendosi ancora uniti carnalmente e, sebbene Cecilia attribuisse maggior parte della colpa a se stessa piuttosto che ad Arn, non sapeva proprio come correggersi.

Arn lavorava fino allo sfinimento. Si gettava a capofitto nel lavoro subito dopo la preghiera del mattino, Cecilia lo vedeva solo brevemente per i pasti, e dopo i vespri scendeva in spiaggia a nuotare per liberarsi della polvere e del sudore. Quando saliva da lei in camera da letto era già buio e non diceva granché prima di sprofondare nel sonno.

Sicuramente quello che le aveva detto era vero, era un periodo particolare, un periodo di lavoro più intenso di quelli che sarebbero seguiti, perché c'erano molte cose da portare a termine prima dell'inverno. Prima di tutto bisognava costruire un riparo caldo per tutti gli stranieri, perché non avevano mai provato i rigori degli inverni nordici. Inoltre le fucine e le vetrerie dovevano essere pronte prima che iniziasse a cadere la neve, in modo da poter iniziare il vero lavoro, invece di passare il tempo a mangiare, a dormire e a patire il freddo.

Arn si divideva tra il trasporto dei tronchi, l'impeciatura delle pareti di legno e la costruzione dei nuovi magazzini in mattoni e dei forni per le fucine. Ogni volta che a Forsvik arrivava una barca andava a vedere quanti nuovi mattoni erano arrivati.

I mattoni erano quelli che rallentavano i lavori più di ogni altra cosa. Per quanto si fosse cercato, non si era riusciti a trovare dell'argilla adatta più vicino del lago di Braxenbolet, oltre il Viken, sulle cui spiagge melmose se ne trovava invece in abbondanza.

Il problema era che era impossibile trasportarla fino a Forsvik, perché non si poteva caricare argilla fresca sulle barche di Eskil insieme alle altre merci. Perciò Arn aveva fatto costruire una piccola fornace sul Braxenbolet, in modo che ogni barca che passava potesse fermarsi a caricare un po' di mattoni, a volte non più di dieci o venti. In compenso, le barche che viaggiavano in direzione opposta dovevano trasportare cibo e birra per gli addetti alla cottura dei mattoni.

Nella



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